SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Metteremo le nostre quote sul mercato. Se Ascoli vuole comandarci cacci 5 milioni di euro e le compri. Gliele cediamo volentieri, così potranno fare quello che vorranno col loro giocattolo. Noi non sappiamo che farcene”. La furia di Giovanni Gaspari si abbatte sulla Start spa, dopo che nella recente assemblea dei soci il ruolo di San Benedetto è stato letteralmente declassato, a vantaggio del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno che detengono complessivamente il 65% della torta (32,2 e 32,9%).
Uno strapotere che ha portato al completo stravolgimento del Cda, con l’elezione del presidente Alessandro Antonini e dei consiglieri Alessandro Spaccasassi, Luigi Capriotti, Nadia Beani e Maria Paola Scipioni. “Chi vince è giusto che decida e non ci aspettavamo il tappeto rosso sotto i piedi – tuona il sindaco – ma nemmeno un’umiliazione di questo tipo, con un assalto alla diligenza che per loro è sinonimo di vanto. Non hanno tenuto conto del lavoro svolto precedentemente, della valutazione delle capacità e delle professionalità e dei successi ottenuti, come l’istituzione della corsa per Fiumicino che ha dato risultati straordinari”.
Per il primo cittadino l’atteggiamento di Celani e Castelli rappresenterebbe quindi un vero e proprio processo di “ascolanità di ritorno inaccettabile” che va di fatto ad annullare la figura della città rivierasca che all’interno della società di trasporti gode comunque di un importante fetta, pari al 28,7% (21,4 alla Multiservizi e 7,3 al Comune): “Chi ha compiuto questo atto se ne assume le responsabilità”, prosegue il sindaco. “Sicuramente da oggi niente sarà più come prima. Prenderemo le distanze ovunque e in qualunque modo, cominciando con l’annullare il contratto di 500 mila euro con Start Plus per la gestione del servizio pubblico con le scuole”.
Messaggi di fuoco, che hanno avuto il loro prologo in sede di assemblea con lo stesso Gaspari che ha abbandonato il tavolo al momento della votazione: “Non ho firmato il documento, me ne sono andato indignato. Con certa gente non sono disponibile a prendere neanche un caffè”.
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Ha usato giustamente la parola “giocattolo” il nostro Sindaco, e infatti il suo comportamento (o meglio reazione) è stato “appropriato” a quel vocabolo: “..non gioco più ….me ne vado”. Mah….
Trovo scandaloso che ci si lamenti perchè non si può lottizare una partecipata. Posso capire lamentele di tipo tecnico sulla validità delle persone selezionate ma è intollerabile che si lamenti perchè le amministrazioni di un certo colore politico non lascino spazio a quelle dell’altro colore. Siamo veramente ai livelli più bassi della politica. Scommetto che se Gaspari avesse lottato per proporre una persona qualificata e competente piuttosto che una di partito sarebbe stato appoggiato da tutta la cittadinanza e sarebbe stato anche più difficile per Celani & Co. dire di no. Ma invece le logiche partitiche sono un’insulto all’opinione pubblica:… Leggi il resto »
“Non hanno tenuto conto del lavoro svolto precedentemente, della valutazione delle capacità e delle professionalità e dei successi ottenuti, come l’istituzione della corsa per Fiumicino che ha dato risultati straordinari”.A me dall’articolo mi sembra invece di capire che Gaspari si riferisse proprio alle capacità dei precedenti amministratori, con riferimenti specifici a scelte azzeccate (Fiumicino). Non mi sembra che sia la ripicca di chi è stato privato di un giocattolo o di un campanilista sfegatato.
Questo è uno dei risultati del siluramento di Massimo Rossi!
Chi è causa del suo mal…
Vabbé dai non ricominciamo. Rossi paga anche la sua superbia.
Se avesse accettato le primarie forse sarebbe ancora presidente
Un pò di autocritica farebbe bene ai nostri amici comunisti.
Se non avessero sbagliato nulla, non si capirebbe perchè sono al 2 % (se va bene).
D’altronde Rossi fu uno di quelli che appoggio ferrero contro Vendola dimostrando una grande (ironicamente) lungimiranza politica.
E qui chiudo la polemica
se la vuoi chiudere, chiudila con conoscenza dei fatti. Rossi non appoggiò Ferrero nè Vendola ma la quinta mozione. Anche io la chiudo qui perchè la polemica mi pare inutile, mi pare chiaro chi ha scelto di silurare Rossi e suicidare il centrosinistra.
E’ assurdo che una città come SBT con il suo hinterland non abbia una società di traporti propria. E’ or di dire basata sovvenzionare enti che hanno sede in Ascoli. Iniziamo da quelli per cui la scelta è volontaria. Via dalla Start, Via dal Cup, via dalla Sentina.
che c entra via dalla sentina?
La sentina, per metà, è di proprietà del comune di ascoli.
Ma cosa ci si può aspettare da persone che vengono da un partito padronale il cuoi padrone pensa che siccome ha vinto le elezioni è il padrone dell’intero paese. Poi a cascata chi vince diventa padrone.
Ha straragione Gaspari con certa gente non ci si dovrebbe sedere manco allo stesso tavolo Chi li conosce li evita.
Gaspari ha ragione se avesse proposte delle professionalità eccellenti e non come ha fatto con le altre partecipate del comune proponendo persone assolutamente inadatte a ricoprire certi ruoli dirigenziali (vedasi le vicende di Merli). E’ inconcepibile che si pensi di lottizzare un servizio pubblico dove devono esserci le persone migliori perchè si lavora costantemente con scarsità di risorse ed il servizio deve essere ineccepibile in quanto finanziato con le tasse dei cittadini. Non sono ammessi sprechi ne personaggi che non adatti a certi ruoli
@... Randy.
Non volevo assolutamente dire che si sia trattato della “ripicca di chi è stato privato di un giocattolo o di un campanilista sfegatato”, ma solo che in situazioni simili, per rispetto dei cittadini Sambenedettesi, si affronta la situzione con la fronte alta.
Si può anche perdere certe partite, ma sempre con onore e rispetto per gli altri, chiunque essi siano. La vita è fatta di “battaglie” e “guerre”. Qualche volta si vince altre volte si perde. Ma alzarsi armi e bagagli, non firmare e “sbattere la porta”, non è un comportamento che oserei definire “maturo”.
Hai ragione, la vita è fatta di battaglie e guerre, ma anche in quelle vere ci sono delle regole non scritte, che tutti accettano come consuetudini. Quando esse vengono rispettate ci si affronta in maniera leale…e si può vincere e perdere. Ma quando le regole vengono calpestate…allora ci può stare il c.d. “alzare il carro al cielo”. Secondo me ha fatto bene Gaspari.
Anconacentrismo, Ascolicentrismo povera SBT che brutta fine,è ora di dire basta anche ad Ascoli !!!
anche tu pilates non ti sei accorto che il giocattolo si e rotto da molto tempo. In Start non avevamo nessun potere.
Questa emarginazione parte da molto lontano e chi ha emarginato in precedenza oggi si ritrova emarginato.
Gaspari non si rende conto che le maggioranze in provincia sono cambiate?
Mariano non è un problema di maggioranza. Le maggioranze devono contare nelle Giunte e negli organi politici non nella gestione di società (seppur partecipate dal pubblico) che devono operare in condizioni di mercato garantendo un servizio pubblico degno di questo nome.
Le partecipate non servono per scambiare favori ed alimentare clientele!
La verità è che SBT si trova in una posizione strategica/logistica nettamente superiore ad AP: i collegamenti SBT-AP (e più in generale della val di tronto) interessano quasi esclusivamente ad AP, visto che a SBT c’è la linea ferroviara adritica, l’autostrada, il mare, ecc, ecc. Il pendolarismo è al 90% da AP verso SBT. Dunque SBT deve avere una propria azienda di trasporti con linee urbane che collegano le località dell’Area Urbana di SBT e linee extraurbane che collegano le località dell’Area Metropolitana di SBT valle del tronto esclusa. Essendo le 2 aree molto ristrette dal punto di vista territoriale,… Leggi il resto »
@SBTCapoluogo concordo al 100% con lei, oltre ai collegamenti degli autobus che lei menziona dovremmo avere anche dei collegamenti bus navetta con gli aeroporti più vicini di Ancona e Pescara, ma anche con Roma Ciampino e Roma Fiumicino,così San Benedetto Del Tronto diventa un punto turistico di eccellenza spero solo che il l’aeroporto della S.a.T. (Società aeroporto del Tronto S.p.a) che tra breve aprirà una pista in cemento di 1.499 m non verrà chiamato aeroporto di Ascoli Piceno…Tra SBT ed Ascoli sta diventando una guerra tra i poveri e la terza gode e poi tanto Ancona…
Se la politica riuscisse ad uscire dalle sue, a volte strane, logiche e si passasse per il merito allora si potrebbe ragionare sui curricola e questi discorsi non saremo qui a farli.
Ma siccome le logiche sono altre, dire siccome io non vinco ora non gioco più è davvero puerile e poco adatto ad un primo cittadino.
a me sembra semplicemente che il Sindaco abbia detto qualcosa di sacrosanto, ovvero: è stato eletto un nuovo CDA che rappresenta solo 2\3 degli azionisti (ignorando che l’altro terzo è un solo grande azionista e non una miriade di mini-soggetti). Insomma si è applicato al CDA della START una nuova versione-estesa del “porcellum” nazionale: invece che “con la maggioranza relativa mi garantisco la maggioranza assoluta” si è arrivati a dire “siccome ho la maggioranza assoluta non garantisco nessun’altra rappresentanza (fra l’altro guardandomi bene dal riconoscere i precedenti risultati)”.. e lo strano sarebbe che Gaspari si indigna? ma mi si faccia… Leggi il resto »
Quello che tu dici dipende non è una verità assoluta dipende dallo statuto dell’SPA e dal modello di Governance. Sul sito della START SPA non sono riuscito a trovare lo statuto per cui non posso fornirti ulteriori informazioni.
Se Gaspari si sente così danneggiato ha un’occasione unica per guadagnare la stima dei cittadini: ci mostri il verbale della riunione in cui si evidenzia che il candidato da lui proposto è stato rifiutato (per avere l’ufficialità di chi sia la persona presentata) dopo di chè può pubblicare i Curriculum del suo candidato e di quello scelto. Saranno i cittadini a valutare se è corretta la proposta di Gaspari o quella di Celani&co.
Ma Gaspari e chi lo appoggia, chi parla di Ascolicentrismo, ecc… ha letto nomi e provenienze dei membri del CDA?! Il nuovo Cda è composto dal presidente Alessandro Antonini di Ascoli, dai consiglieri Nadia Beani di Comunanza, Maria Paola Scipioni di Ascoli, Luigi Capriotti di San Benedetto e Alessandro Spaccasassi di Acquaviva. MI SEMBRA CHE CI SIA UN RISPETTO DELLA TERRITORIALITà. DUE PER ASCOLI, DUE PER LA RIVIERA E UNO PER LA ZONA MONTANA. Casomai la Vallata non è rappresentata. Riguardo la questione politica, 4 membri sono centrodx e uno centrosx. E’ un malcostume ma una cosa normalissima fatta anche… Leggi il resto »
riconosco che non sarebbe male come idea avere una linea autonoma di servizi pubblici a sbt, mi chiedo se qualcuno di potente in futuro prenda seriamente in considerazione questa opzione.
Lara purtroppo la città non ha volumi tali da giustificare una linea autonoma per la sola città. Inoltre San Benedetto è un città continua da Grottammare ad Alba Adriatica. Rivedere il modello di servizio del trasporto pubblico è senz’altro importante ma deve essere rivisto in un’ottica di efficienza e razionalizzazione e non secondo logiche partitiche di lottizzazione delle poltrone. Ascoli in quanto capoluogo di Provincia tenderà sempre per sua natura ad accentrare su di lei tutte le risorse disponibili quindi è compito nostro metterci in rete con i comuni limitrofi per poter “contare di più” nei tavoli delle decisioni; ma… Leggi il resto »
Alessandro stavolta sbagli. Civitanova ha il suo Trasporto Pubblico Locale, e ti ho fatto l’esempio più vicino, ma potrei citarti altri 100 casi di TPL con volumi di traffico ridicoli rispetto a quelli dell’Area Metropolitana di SBT. La tua ricetta (“contare di più”) è una lotta con i mulini a vento. SBT VA DEASCOLANIZZATA. Questa è l’unica ricetta vincente
Non metto in dubbio che San Benedetto possa dotarsi di un’azienda di Trasporto Pubblico Locale, la mia riflessione verte sulla sostenibilità economica di questa società.
L’azienda partecipata almeno deve chiudere l’anno “a pari” onde evitare l’ennesimo carrozzone. Altrimenti diventa soltanto un “giocattolo politico”.
La deascolanizzazione della città passa soltanto attraverso una selezione più meritocratica della classe dirigente. Se siamo succubi di Ascoli è anche perchè le personalità locali (soprattutto politiche) non sono capaci di imporsi a livello provinciale. Purtroppo, specialmente sul piano culturale, gli ascolani stanno più avanti di noi.
PS: e poi SBT in passato aveva la sua Azienda, mi sfugge il nome, poi è confluita in start e le cose sono peggiorate per SBT e migliorate per AP!! e 20 anni fa l’Area Metropolitana di SBT aveva 144.000 abitanti rispetto ai 176.000 attuali; mentre ascoli, nello stesso periodo, è passata da 54.000 abitanti a 51.000
L’Area Metropolitana di SBT non esiste… è solo nelle tue fantasie. Una città medio-piccola italiana ha 150.000 abitanti.. pensa se un insieme di 7-8 comuni può esser chiamata area metropolitana. Che poi è curioso il fatto che per ascoli conti solo gli abitanti della città, per SBT arrivi ad aggiungerci attorno una marea di comuni. Questo vale anche per ascoli allora… aggiungi folignano, castel di lama, maltignano, ecc. Il numero degli abitanti sarebbe comunque minore ma non è 51.000. E poi sta cosa degli abitanti conta relativamente perchè altrimenti bisognerebbe sostenere che Montesilvano (oltre 50.000 abitanti, aumenta di 1500 l’anno)… Leggi il resto »
Non importa se i membri siano di Ascoli o di San Benedetto, come ha ripetuto allo sfinimento alessandro, possono anche essere tutti di Ascoli, ma l’importante è che siano competenti, poichè se sono competenti non tendono a favorire il capoluogo, poichè in questo periodo, in cui la vallata, economicamente è simile ad un malato terminale, chi tira la carretta è maggiormente il turismo costiero!
Purtroppo però i nostri politici a livello regionale sono indifendibili, a livello provinciale ancora di più, quindi quelli forti fanno il bello e il cattivo tempo…
San Benedetto aveva la sua azienda di trasporti: la “AMS” (con tanto di officina interna) e da come ho sentito, il bilancio era positivo.
La verità è solo una: a Gaspari servono i soldi per fare la campagna elettorale. Quindi, quale occasione migliore? vendo le quote… ci faccio cassa… scateno tutti i nostalgici (di che?) contro gli ascolani… gli ascolani brutta gente…
Perché non si fanno i nomi di chi erano stati proposti e che non sono stati nominati da quei farabutti? Non è che erano parenti della “grande opera” della quale non si è mai saputo di che cosa si trattasse? Ai posteri l’ardua sentenza…
SVEGLIA!!!!!!!
Quoto in pieno Giovanni Marucci, negli anni ’80 e ’90 vi era l’AMSTP acrononio di AziendaMunicipalizzataServiziTrasportiPubblici di proprietà del comune, poi divenne AMS (AziendaMultiServizi) diventando una SpA con sede in Via Mamiani 29, gestiva con buon fatturato l’itero trasporto pubblico Urbano,Suburbano ed interurbano del comune di S.Benedetto e zone limitrofee con autobus idonei nell’allestimento al tipo di servizio che dovevano svolgere.
Il deposito appunto ha tutt’oggi una buona rimessa al coperto per gli autobus contro le intemperie,officina interna con meccanici specializzati IVECO e MENARINI,autolavaggio mezzi etc…
Rivoglio la vecchia AMS come azienda di TPL S.Benedettese