La rettifica della Provincia di Teramo sul provvedimento inerente l’Atr di Colonnella

TERAMO – La zona industriale Vibrata-Tronto sarà riconosciuta come “area di crisi di interesse nazionale”. La decisione è emersa a seguito dell’incontro tra Regione Abruzzo e Provincia di Teramo con il Direttore generale delle politiche industriali del Ministero dello Sviluppo Economico, che si è tenuto giovedì 9 dicembre.

Dopo il primo incontro il vicepresidente regionale Alfredo Castiglione si è seduto al tavolo di concertazione nazionale fra gli Assessorati regionali allo Sviluppo e il Ministro Paolo Romani.

Al Ministro è stato consegnato il verbale, sottoscritto anche dalle parti sociali, con il quale Regione e Provincia hanno individuato una serie di misure anti-crisi per l’area Vibrata–Tronto e per la sopravvivenza dell’Atr di Colonnella.

Anche sulla base delle indicazioni emerse nel corso dell’incontro con i tecnici del Ministro, il vicepresidente Castiglione si è impegnato a chiedere al Governo che l’area della Vibrata sia da considerare “sito nazionale di interesse per l’istituzione di una filiera del carbonio”. Castiglione, infine, ha ribadito la volontà della Regione Abruzzo, di utilizzare l’eventuale rimodulazione dei Fas a favore del finanziamento di un accordo quadro Vibrata–Tronto.

E’ stata esclusa dai tecnici, invece, la possibilità di ottenere un ulteriore proroga di tre mesi di cassa integrazione per l’Atr, a meno che il gruppo o singoli rami d’azienda non vengano acquistati in seguito al bando emanato alcune settimane fa. A questo proposito il Ministero si è impegnato ad aprire una “procedura negoziata” per favorire l’acquisto dell’Atr e trovare commesse pubbliche.

“Un passaggio significativo, quello di oggi, reso possibile grazie alla volontà della Regione Abruzzo e al lavoro di concertazione svolto in queste ultime settimane – ha dichiarato il Presidente a margine della riunione – il riconoscimento dell’area di crisi e l’individuazione in Val Vibrata di una filiera del carbonio consentirebbero l’accesso ad una serie di programmi e di sostegni finanziari che, ovviamente, renderebbe più appetibile la nostra area ad eventuali investitori fornendo un aiuto alle aziende già presenti. Molto concretamente attendiamo di vedere formalizzati tutti gli atti conseguenti alla riunione di oggi, ma certamente stiamo rispettando il cronoprogramma con il quale ci eravamo impegnati a sottoporre all’attenzione del Governo la situazione della provincia teramana”.