Da Espresso Rossoblu N. 1086
San Benedetto del Tronto – Si gioca di mercoledì, per la quarta volta non di domenica. In precedenza vittoria a Cesenatico, pareggio a Teramo con la Santegidiese e con il Santarcangelo al “Riviera”. Il nuovo stadio era ancora vergine di vittorie e oggi finalmente l’incubo del nuovo “Delle palme” è stato sfatato. E’ giunta una vittoria meritata ma anche… non sfortunata, se si considerano due legni degli ospiti in momenti cruciali della gara. L’importante però è che i tre punti sono arrivati perché in caso contrario si sarebbe sicuramente sollevata una naturale (almeno per il calcio) protesta nei confronti del nostro diesse Giulio Spadoni.
Sarebbe stata sicuramente prematura ma l’importanza del risultato nel calcio supera anche la logica e questo Spadoni lo sa benissimo. Dico prematura e non giusta perché il valore degli ultimi acquisti si è oggi rivelato alto per la categoria ma anche un pareggio avrebbe fatto vedere una realtà diversa. Buon per lui e ci fa piacere perché il presidente Spina ha grande fiducia nel suo diesse e, qualsiasi decisione nei suoi confronti, l’avrebbe presa suo malgrado.
Il mio ragionamente mi porta anche a credere che questa vittoria sarà la giusta panacea per un futuro migliore. Un tecnico esperto e bravo come Luigi Boccolini non può fallire con un parco giocatori che farebbe la sua bella figura anche in seconda divisione. Sarà questione di settimane.
Già il big match di domenica prossima potrà rivelarsi il primo biglietto da visita. Anche per gli under la situazione sembra migliorata, lo stesso Di Gioacchino che a Città Sant’Angelo era sembrato la causa dei due gol abruzzesi, oggi si è comportato benissimo fino a sfiorare il gol che non è arrivato per pura sfortuna. D’angelo è in crescita costante, Moscarino non sembra un diciannovenne. Per il ruolo di portiere sono dispiaciuto per Cristian Chessari che ritengo un calciatore sfortunatissimo: già la sua carriera doveva essere migliore per le doti che ha, adesso è incappato in una legge che lo penalizza oltre misura. Mi auguro che Bortone non lo riporti tra i pali perché significherebbe che la Samb ha fatto altri passi indietro. Se poi Boccolini trova una soluzione diversa sarei felicissimo per Chessari che merita un fine carriera di lusso.
Un altro aspetto che mi sta a cuore è l’impossibilità (che però io non condivido in pieno) di utilizzare a metà due talenti come D’Angelo e Grieco. Io li vedrei entrambi in campo per 90 minuti o poco meno e chissà che mister Boccolini non ci riesca con qualche stratagemma. Il Miglianico oggi aveva in campo sei over 1990.
Se tornerà la serenità e se le diatribe giornalistiche-societarie si azzereranno, credo che il passaggio di categoria è ancora possibile. Magari non per la strada che, con gli ultimi acquisti la società ha indicato senza tentennamenti, Spina predilige. La prima promozione a tavolino, dopo quasi cento anni di storia, non mi sentirei di rifutarla.
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