MILANO – Oltre quattrocento capolavori dell’arte del ventesimo secolo raccolti a Milano nel nuovo museo del Novecento ospitato nel palazzo dell’Arengario in piazza Duomo, di fronte alla Galleria e di fianco a Palazzo Reale. L’esposizione, una selezione di opere  appartenenti alle civiche raccolte artistiche del Comune di Milano, è stata inaugurata il 6 dicembre e fino al prossimo 28 febbraio 2011 sarà ad ingresso gratuito

Il luogo, il palazzo dell’Arengario, è stato appositamente ristrutturato, con un costo di circa venti milioni di euro sostenuto dal Comune ed ospita all’ingresso due sculture di Giorgio De Chirico e il celebre Quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo; al primo piano la collezione Jucker, con pezzi scelti del ’900 internazionale (Pablo Picasso, Giorgio Morandi, Amedeo Modigliani) e i futuristi italiani con opere celeberrime tra i quali Umberto Boccioni; al secondo piano ci sono i classicisti, gli antinovecentisti, gli astrattisti anni Trenta; al terzo piano, gli anni Cinquanta e Sessanta, tra l’informale di Alberto Burri e il concettuale di Jannis Kounellis.

Anche l’Arte povera trova spazio con una monografia su Luciano Fabro al secondo piano di palazzo Reale collegato all’Arengario. “Il percorso è sviluppato in successione cronologica e parte dall’inizio del secolo attraversando i maggiori movimenti e correnti dell’arte italiana per chiudersi simbolicamente con il 1968, anno di svolta sociale ed artistica verso nuove forme di espressione”, lo dichiara Marina Pugliese, direttore del progetto Museo del Novecento.

Per la ristrutturazione dell’Arengario ci sono voluti tre anni, 140mila ore di attività complessive e una media di 80 operai e di 25 di restauratori altamente specializzati al giorno.