SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Bocche cucite, ma filtrano indiscrezioni sulla sua candidatura a sindaco. Bruno Gabrielli con molta probabilità sarà, per conto del Pdl, lo sfidante di Giovanni Gaspari alle prossime amministrative. Sempre se l’attuale sindaco verrà ricandidato.
Dal Partito di Berlusconi, dicevamo, bocche cucite. Lunedì sera da un incontro dei vertici regionali ad Ancona sarebbe uscita l’indicazione di Gabrielli come l’alfiere del Pdl per la corsa a sindaco. Appare quindi molto probabile che sia lui a correre per la poltrona più ambita della politica cittadina
Il coordinatore regionale Remigio Ceroni non conferma e non smentisce, dichiarando che “abbiamo stabilito di scegliere il candidato prima di Natale e sarà un candidato di peso”. Stessa linea per il diretto interessato, che a Rivieraoggi.it afferma: “Prima di Natale sceglieranno il nome, altro non posso dire. Per cortesia, non insistete”.
Andrea Assenti, neo coordinatore comunale del Pdl, dice che non può confermare le indiscrezioni. “Abbiamo iniziato i colloqui con le altre forze politiche del centrodestra, non so come sia uscita questa voce ma non posso confermare nulla”.
Anche per Assenti vale il leit motiv “prima di Natale comunicheremo alla città il nome del nostro uomo”.
Gabrielli, consigliere comunale e assessore provinciale al Turismo, nella primavera scorsa era stato a un passo dall’essere candidato alle elezioni regionali. Iniziò la sua campagna di promozione prima dell’ufficializzazione delle candidature, e la città se ne rese conto dai numerosi manifesti che lo ritraevano sotto lo slogan “Fare, l’infinito che conosco meglio”. Poi “in zona Cesarini” la sua candidatura sfumò per equilibri interni al Pdl fra le componenti ex Forza Italia ed ex Alleanza Nazionale. E infatti venne candidato l’ex aennino di fede “Alemanniana” Luca Vignoli, che mancò il prestigioso obiettivo per un pugno di voti.
La candidatura a sindaco di Gabrielli, dunque, potrebbe anche essere interpretata come una sorta di compensazione per l’essersi fatto da parte l’anno scorso dalla corsa per il consiglio regionale.
Resterà da vedere come si metterà il discorso con la non scontata unità del centrodestra locale. I finiani non paiono rispondere alle sollecitazioni, e in un momento come questo della politica nazionale ciò non sorprende. Il portavoce locale di Futuro e Libertà Benito Rossi ha precisato che “seguiremo gli eventi nazionali, prima di parlare di alleanze, senza farci dettare l’agenda”.
Anche il Pdl da parte sua non intende farsi dettare l’agenda da nessuno, in quanto forza di maggioranza relativa nello schieramento. Insomma, la situazione è in evoluzione anche se la notizia del giorno è che il Pdl intanto potrebbe aver assunto una determinazione precisa sul proprio nome.
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Certo che Gabrielli ha un grande rispetto per il ruolo che ricopre in Provincia. Come se un incarico valesse l’altro, come se essere assessori non significhi programmare un lavoro che dura 5 anni. Ma che. Si va lì, si naviga a vista. Poi, ti chiamano da un’altra parte e ci si prova, magari si diventa sindaco. Tanto, chi ci pensa agli operatori turistici a cui si deve garantire continuità di idee e progetti? Qualche slogan strappa applauso, l’ennesima promessa e via (sono imprenditori, cosa vogliono? Hanno scelto loro di rischiare nell’impresa. E tutti quelli che lavorano nel settore? Dei fessi.).… Leggi il resto »
Andatevi a vedere le brochure turistiche della Provincia che ha fatto realizzare foto bruttissime in alcuni casi comprate da qualche agenzia (non originali) e soprattutto la cosa imbarazzante pubblicata solo per i soli TURISTI ITALIANI.
Non ce’ un testo in o una traduzione in INGLESE …
Invece Gaspari sta operando alla grande e le opere realizzate rimarranno nella storia della nostra città.
Gaspari non avrebbe potuto sperare di meglio. Gabrielli è il candidato ideale per portare il dibattito della campagna elettorale lontano dai contenuti e dalle proposte per la città ma portarlo sul piano sterile della partitocrazia con tutti i riferimenti del caso alla politica nazionale. Credo che il partito dell’astensionismo guadagnerà consensi….
Vorrei fare una precisazione al mio commento. A me non interessano i risultati raggiunti o non raggiunti da Gabrielli. Il problema è proprio questo: se una carica vale l’altra c’è il rischio che non ci siano nemmeno risultati da raggiungere. Ogni politico propone la sua visione delle cose che è fatta di priorità di problemi da risolvere, di modi diversi per risolverli, insomma di una serie di obiettivi e modalità operative per migliorare il benessere diffuso della popolazione che andranno ad amministrare. Ogni forza politica ha il suo “pacchetto” da presentare agli elettori e chi vince deve applicare le sue… Leggi il resto »