Elezioni. E’ nata la prima lista civica in vista delle prossime elezioni comunali sambenedettesi. Il suo nome è Forza San Benedetto. Speriamo che sia l’ultima o al massimo affiancata da quella “rivoluzionaria” denominata ProSbt. insomma l’assalto ai Partiti tradizionali, e da sempre troppo facili vincitori, ha avuto inizio.

Entrambe le “liste” partono, almeno a parole, da presupposti di cambiamento rispetto all’attuale modo logoro e sleale di convincere i cittadini. Un modo legato ad un’appartenenza partitica che spesso si rivela esclusivamente, non una scelta per ideali, bensì per la possibilità di ricavarci vantaggi personali per se e famigliari e non per la comunità intera.

Questo è un punto importante che mi auguro sia dibattuto esaurientemente questa sera nella rasmissione in diretta “YouRiviera” che si terrà nei nostri studi dalle 18 alle 20. Bisogna dire chiaramente ai cittadini che il loro voto non garantirà benefici personali: un concetto che dovrà essere battuto come un martello sulla testa degli elettori. Attenzione però: quello che si dice in pubblico occorre farlo anche in privato dove spesso per accaparrarsi il suffragio si dice: “Dopo per te ci penso io…“. Consiglio i cittadini di avvisarci nel caso che qualche candidato continui a cercare voti tramite simile “sistema”. Per il bene loro principalmente, anche se apparentemente sembrerebbe il contrario. L’egoismo non paga mai.

La regola purtroppo oggi è ancora questa e va delegittimata con coraggio ed anche un pizzico di rischio dai nuovi raggruppamenti elettorali. Se infatti il voto diventerà più consapevole di quanto lo sia stato finora, non solo ci guadagnerebbero tutti e non qualcuno (ma proprio qualcuno e sempre i soliti) ma anche il livello culturale e di intelletto degli eletti crescerebbe automaticamente.

Le persone, degne e in grado di rappresentare politicamente e culturalmente una città, sono state finora lontane dalla politica o hanno preso una manciata di voti (con relativo “sputtanamento” da parte dei soliti furbi) quando ci hanno provato, non andrebbero mai in casa di altri (o per telefono) a chiedere il voto e promettere posti di lavoro o privilegi a discapito di chi non lo voterà. La frase comoda e utile ma antidemocratica “Dopo per te ci penso io…” va radiata dal verbo dei politici. Volendo esagerare la metterei nel codice penale.

Per ora il neo candidato sindaco Gabriele Franceschini ha detto una cosa importante: il programma se lo farà dettare dai cittadini ma anche che non farà promesse. Non basta. Dopo che i cittadini avranno indicato le priorità (pare tramite assemblee che inizieranno subito) lui e i suoi esperti dovranno studiarne la fattibilità sia quantitatica che qualitativa tramite progetti nei quali dovranno essere indicati i tempi di realizzazione, pena le immediate dimissioni. Cosa che pare sia nelle loro intenzioni. Non fare promesse mi sembra sbagliato. Vedremo.

Il compito del comitato “ProSbt” è più difficile ma anche più ambizioso. Se non altro perché punta a cambiare definitivamente la mentalità del popolo sambenedettese finora troppo timoroso nei riguardi delle storiche Ancona, Ascoli e Fermo. Un complesso di inferiorità che è ora di superare. Le realtà cambiano e le nostre “storiche” consorelle non possono più permettersi di vivere sugli allori: il territorio di cui San Benedetto del Tronto è città capofila, ha valori superiori a Fermo e Ascoli in quasi tutti i settori per cui è giunto il momento di… riscriverla la storia. Questo comitato che guarda al futuro come pochi altri, anche se resterà tale e non inizierà un cammino elettorale, dovrà crearsi la forza giusta per coadiuvare e incidere sulle forze politiche che governeranno la città per cinque anni da maggio 2011. Auguri.

Ci sta anche che i Partiti attuali assaliti e obsoleti cambino la propria natura legata principalmente al cosiddetto voto di scambio, al nepotismo, al concetto “chi non è con me è contro di me e va penalizzato”. Auguri anche a loro.