MASSIGNANO – Il comitato Villa Santi-Val Menocchia l’aveva promesso: consegnato alla Procura della Repubblica l’esposto contro l’azienda Texon Italia. Annunciato da tempo, con questo atto i “No Texon” hanno presentato alle autorità competenti tutta la vicenda riguardante il progetto per la centrale elettrica ad olio vegetale da costruirsi nella Val Menocchia a Ripatransone.

“Nell’esposto – commenta il presidente del comitato, Anna Pennesi – si sottolinea come la procedura autorizzativa abbia avuto un’accelerazione, anche rispetto ad altre pratiche, per riuscire ad essere approvata prima dell’entrata in vigore della Legge Regionale numero 31 del 2009. Si ricorda che tale legge prevede anche una Valutazione di Impatto Ambientale. Il 19 novembre 2009 veniva presentata la domanda e il 24 dicembre 2009 la pratica era approvata”.

I “No Texon” denunciano anche l’amministrazione del Comune di Ripatransone che definiscono sempre schierata, anche attraverso i giornali locali, a fianco della ditta Texon, assumendo una chiara posizione di parzialità.

Secondo le ricerche del comitato, esisterebbe un conflitto di interessi di alcuni funzionari della Regione Marche. RivieraOggi.it valuterà attentamente questo aspetto cercando di appurare la consistenza di queste insinuazioni.

“Infine – conclude Anna Pennesi – si è scoperto ed evidenziato alla Procura della Repubblica che la ditta Texon Italia, sin dall’inizio della propria attività, qualche decennio fa, ha emesso nell’aria ad essa circostante sostanze ritenute gravemente dannose alla salute umana senza avere avuto dalla Provincia la benché minima autorizzazione all’emissione. La Texon Italia ha fatto respirare le pericolosissime formaldeide ed ammoniaca agli abitanti del territorio circostante senza che questi ne fossero a conoscenza”.