ASCOLI PICENO – Cucù, e la Grande Opera della Fondazione Carisap non c’è più. Non è una notizia, ma sta di fatto che sui venti milioni promessi alla Fondazione ai Comuni di San Benedetto e Grottammare iniziano ad allungarsi altri interessi. Ad esempio, durante il Consiglio Provinciale di martedì 30 novembre, il consigliere del Pd Lucio D’Angelo, ex sindaco di Offida, ha proposto che il denaro promesso dalla Fondazione sia dirottato all’Università Picena (di questo si stava discutendo).

Insieme al nuovo statuto del Consorzio Universitario Piceno si è votato un emendamento, presentato proprio da D’Angelo,  che chiede maggior impegno economico da parte della Fondazione nei confronti del  Cup e quindi alla causa dello sviluppo dell’Università locale.

GRANDE OPERA Ma l’idea lanciata dal consigliere del Pd è chiara: “Per la “Grande opera” la Fondazione ha messo a disposizione dei  Comuni di Grottammare e San Benedetto venti milioni di euro che non sappiamo ancora a cosa servano. Verranno utilizzati in forme e modi ancora tutti da vedere, per una cosa che non sappiamo neanche dove si farà. Perchè quei soldi non vengono dati all’Università?”

LE CONVENZIONI DEL CUP La Fondazione ha da poco presentato il Piano Pluriennale per il prossimo triennio, nel quale viene data grande importanza al sociale e vengono tagliati i fondi per l’università di circa il 70% (100 mila euro annui). Una situazione che, unita alla scadenza dell’altra convenzione che il Cup ha stipulato con la Camera di Commercio (oltre 100 mila euro annui), rischia di mettere in difficoltà il bilancio del Consorzio.

IL NUOVO STATUTO Intanto oggi il presidente della Provincia Celani ha presentato al consiglio una proposta di approvazione di un nuovo statuto per il Cup. Questo prevede di coprire le somme che avrebbero dovuto versare i comuni di Offida e di Spinetoli in questi anni e al tempo stesso di ridurre le quote degli stessi all’interno del consorzio. Quindi verrà utilizzata una parte dell’avanzo di bilancio del 2009, circa 270 su 600 mila euro, per ammortizzare il deficit dei due comuni e le quote passeranno dal 10 al 3 % per Spinetoli, e dal 10 al 4% per Offida; le restanti verranno in parte assorbite dal Comune e dalla Provincia di Ascoli, dall’unione dei Comuni della Vallata e per l’1% dal Comune di Folignano, che così entrerà a partecipare direttamente.

Da parte di D’Angelo, dunque, piena approvazione per la proposta del presidente, anzi un invito ad una maggiore ridistribuzione delle quote, e quindi delle spese, su tutto il territorio e su tutti Comuni che più o meno direttamente beneficiano delle facoltà. “Le sedi universitarie – dice – sono e rimarranno quelle di Ascoli, San Benedetto e Spinetoli, ma della presenza di una università sul territorio ne trae vantaggio tutta la Provincia”.

TASSOTTI POLEMICO. Documento finale approvato da tutto il consiglio, ad eccezione del consigliere di maggioranza Tassotti, unico astenuto, polemico con D’Angelo per non aver riconosciuto il mancato rispetto, da parte dei comuni di Spinetoli e Offida, degli impegni presi e quindi non favorevole ad una copertura “dei debiti di pochi con avanzi che invece appartengono a tutti”.

D’Angelo replica ricordando gli sforzi fatti negli anni addietro dai due comuni per avviare il progetto Universitario e che “comunque il debito verrà spianato in 20 anni, non estinto”.

UNIVERSITA’, SANITA’ E FONDAZIONE Da parte del presidente Celani, infine, un invito ad una riflessione sulle scelte della Fondazione nella destinazione dei finanziamenti per il prossimo triennio: “Si è deciso di aiutare totalmente il terzo settore, scelta nobile, ma Università e Sanità andrebbero comunque sostenute”.