MARTINSICURO – Se possono ritenersi lesive della dignità della donna le immagini pubblicitarie con ragazze seminude, lo sono ancora di più quelle delle riviste specializzate che propongono appuntamenti ed incontri anche a scopo sessuale. E’ questo il sunto del dibattimento tenutosi in Consiglio comunale sul punto all’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico, che ha proposto di stilare un regolamento che vieti sul territorio l’affissione di manifesti commerciali con immagini di donne discinte e in atteggiamenti ambigui.

Ma qual è la soglia oltre la quale un manifesto pubblicitario può essere considerato come lesivo della dignità della donna? E’ stato questo il nodo al centro della discussione, portata avanti con interesse sia dalla maggioranza che dalle opposizioni, ed accolta con favore anche dall’unica donna presente in consiglio comunale, l’assessore Patrizia Ciufegni, che ne discuterà anche in Commissione Pari Opportunità per avere suggerimenti su come sviluppare l’iniziativa del Pd.

“E’ difficile stabilire se un manifesto sia lesivo o meno della dignità della donna – ha affermato il consigliere Fli De Luca – soprattutto perché in materia esiste già una legge nazionale sulle immagini pubblicitarie, con delle regole sul pubblico pudore. Credo pertanto che sia un provvedimento di difficile applicazione”. Dello stesso avviso anche Paolo Camaioni di Città Attiva, che ha ricordato come sulla materia si sia espressa anche la Comunità europea attraverso una specifica risoluzione. “Ci preoccupiamo dei manifesti in giro per le città – ha obiettato Fedeli di Fli – e non pensiamo piuttosto a quello che trasmette la tv ad ogni ora del giorno e della notte. E’ lì che la donna viene maggiormente offesa”. A tal proposito Ciapanna di Città Attiva ha anche aggiunto che risulta difficile stabilire quanto un’immagine risulti lesiva, poiché ogni persona reagisce in maniera diversa a seconda dei propri valori e ideologie: “uno stesso manifesto può suscitare indignazione in alcune persone, mentre in altre indifferenza o addirittura ilarità, quindi il limite di demarcazione è piuttosto difficile da stabilire in maniera assoluta. Ad ogni modo – ha aggiunto rispondendo a Fedeli – se per la tv abbiamo la possibilità di spegnerla ed impedire ai nostri figli di guardare certi programmi, non altrettanto si può fare con i manifesti che si trovano in giro per la città, su cui è bene porsi qualche interrogativo”.

L’argomento è quindi scivolato sul bombardamento di immagini con donne seminude che si hanno non solo sui manifesti che reclamizzano i night-club del territorio, ma soprattutto in quei giornali facilmente reperibili in tutte le edicole (che espongono a tal proposito anche cartelloni in bella vista) dove ci sono annunci di incontri ed appuntamenti.

“E’ inaccettabile che ci siano riviste che in maniera palese pubblicizzino l’attività di prostituzione – ha affermato il sindaco Di Salvatore – e che queste pubblicazioni siano facilmente reperibili nelle edicole anche da parte dei ragazzini. Sono questi i mezzi in cui la donna viene maggiormente offesa ed oltraggiata, ed è nostra intenzione come amministrazione prendere una posizione forte su questo fatto”. Una questione, quella dei giornali di appuntamenti, che riguarda da vicino Martinsicuro, dove il fenomeno della prostituzione in appartamento è piuttosto diffuso ed è uno dei problemi con cui cittadini ed amministrazione sono costretti spesso a confrontarsi. A tal proposito Di Salvatore ha espressamente chiesto alla Commissione Pari opportunità di discutere anche delle pubblicazioni con annunci di incontri a scopo sessuale, per vagliare la possibilità di intervenire e quantomeno porre un freno al dilagare di tali riviste. Nessuna iniziativa è stata palesata espressamente, ma il primo cittadino ha comunque ribadito la volontà di interessarsi alla questione, valutando tutte le possibili strade da intraprendere. Il punto quindi è stato rinviato all’unanimità per una più approfondita discussione nel prossimo consiglio comunale.