SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Per violazione della legge nota come Legge Merlin, Vincenzo C., 31enne di San Benedetto e per sua moglie Ywei G, cittadina cinese nata nel 1980, accusati di favoreggiamento della prostituzione sono scattate le manette ad opera del Commissariato di San Benedetto.
I due avevano precedenti analoghi in Abruzzo per i quali erano già finiti in manette. La coppia gestiva un sedicente Centro Massaggi Pratiche Orientali poco lontano da Viale de Gasperi dove i massaggi iniziavano con pratiche tradizionali ma, grazie ad avvenenti e generose operatrici cinesi, comprese tra i venti e i 25 anni, finivano con vere e proprie prestazioni sessuali.
Tra l’altro è venuto fuori che i sedicenti esercenti erano in possesso di una licenza artigianale, acquisita in maniera irregolare, che ha consentito loro di aprire l’attività nel maggio scorso. Adesso ci penserà l’Asur12 a far sì che la coppia non possa più aprire attività del genere.
Da rilevare che le compiacenti ragazze non avevano alcun titolo accademico per svolgere le loro “prestazioni”. Risultate tutte clandestine, sono state espulse dal territorio nazionale con decorrenza immediata.
Gli uominidel Commissariato agli ordini di Marco Fischetto hanno potuto scoprire l’attività illecita partendo da ricerche sul web dove, clienti di sesso maschile, descrivevano in modo entusiastico le “cure” ricevute nel centro dando persino a ciascuna ragazza dei voti sotto forma di stellette.
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A Milano ci sono decine di centri estetici orientali.
La cosa strana è che sono aperti anche alle 23…lavorano senza sosta questi cinesi!
È che i clienti italiani hanno, evidentemente, taaanto bisogno di relax e massaggi, sono tutti anchilosati….
a Milano c’è la Letiza e a lei se stanno chiuse non importa….basta non averle per strada che sono indecorose!
A Bologna ce ne stanno in ogni casa si e una no, e se la strada la rifai all’indietro è lo stesso! Ma al Sindaco se stanno chiuse non importa… basta non averle per strada che sono indecorose!
ma signori miei….la vogliamo fare finita una volta per tutte di scandalizzarci per queste attività senza dubbio illecite?Dico senza dubbio perché il mio rammarico è che se fossero legalizzate…controllate dagli enti sanitari e fossero messe in condizioni di lavorare regolarmente pagando regolari imposte sulle prestazioni….ci sarebbe meno stress in giro…. e meno tasse da pagare per la comunità tutta!!
Saluti
Legalizzando queste attività, però, si alzeranno le tariffe a causa delle imposte e questo potrebbe anche escludere qualcuno meno abbiente (a meno che i servizi sociali predispongano dei buoni omaggio o ridotti). L’iva, inoltre, in che percentuale deve essere stabilita? 4%, 10%, 20% oppure ancora più alta perché considerata una prestazione di lusso? Se sarà considerata di lusso, questa lo sarà al di là del tipo di prestazione e da chi la effettuerà (e magari anche dall’arredamento del locale e vari servizi collegati), oppure ci sarà un’iva differenziata in base al tipo di prestazione o anche basata dalla maggiore o… Leggi il resto »
“Non è un problema di facile soluzione”, caro Giovanni, ma chi è pratico del ramo (ce ne sono alcuni espertissimi) potrà fornire, sulla base della sua lunga esperienza, le risposte giuste…
Ne sono convinto.