SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Mi resta il dubbio che l’unico scopo della Mega Variante sia quello di far guadagnare i privati; gli stessi privati che magari finanzieranno la campagna elettorale del sindaco? E’ un caso che le feste del Partito Democratico siano puntualmente sostenute da ditte costruttrici”. (vedi immagine in allegato).

Daniele Primavera non le manda a dire e lancia un ulteriore affondo all’amministrazione comunale, che a detta del consigliere di Rifondazione Comunista penderebbe troppo dalle labbra degli imprenditori edili, “interessati ad arricchirsi proponendo un’enorme colata di cemento”.

Ecco allora le 11 tesi per ripartire, campagna di partito sponsorizzata da un manifesto 6×3 esposto in Viale dello Sport, al centro di un’area verde papabile di futura urbanizzazione, e poggiata appunto su undici principi che rappresenteranno i punti di partenza per un dibattito che vuole essere il più ampio possibile (qui il sito tematico). “Quattro sono già noti: case popolari, partecipazione, sobrietà nella spesa pubblica e la programmazione per una città territorio. Non contestiamo il fatto che si possa costruire su aree verdi, piuttosto contestiamo le modalità e le conseguenze che spesso non vengono calcolate. Ad esempio, in quanto a infrastrutture e viabilità, riusciremmo a sopportare un sostanzioso incremento di residenti?”.

Intanto, nel frattempo, il comitato “Prg a crescita zero” prosegue la sua raccolta firme per chiedere il referendum consultivo, giunta a quota 2700 adesioni sulle 4100 necessarie. Ma a tal proposito Primavera puntualizza: “Le due battaglie sono simili, ma non vanno sovrapposte. Non creiamo ambiguità. Rifondazione vuole individuare le priorità per San Benedetto e non credo che questo ragionamento si sia potuto fare alle 2 di notte del 23 dicembre scorso (riferimento al famoso consiglio comunale in cui Gaspari approvò l’atto di indirizzo per la megavariante e incassò il sostegno del repubblicano Felicetti e del centrista Costantini, ndr)”.