TERAMO – Lanfranco Venturoni, assessore regionale alla Sanità rimette la delega nelle mani del Governatore Chiodi. Il noto medico teramano è coinvolto in un’inchiesta sui rifiuti in Abruzzo che gli ha procurato lo scorso 22 settembre gli arresti domiciliari, pena successivamente mutata in obbligo di dimora.

“Mi dimetto – ha scritto Venturoni in una lettera al presidente Chiodi – perché io oggi sono l’ “eletto” che non può svolgere degnamente il ruolo al quale i suoi elettori l’hanno chiamato, perché costretto a restare confinato negli spazi di un orizzonte minimo”.

Venturoni parla inoltre di “linciaggio morale che prescinde da ogni pur minima verifica” e di “gioco al massacro” di cui si è sentito vittima e il cui peso sarebbe stato tale da spingerlo alle dimissioni. Ribadisce inoltre la propria estraneità ai fatti contestati nell’inchiesta sui rifiuti e rivendica la propria onestà personale. Riconsegna quindi a Chiodi la delega da assessore ma resterà comunque consigliere regionale del Pdl. Il problema della sostituzione di Venturoni verrà affrontato martedì nel summit sul rimpasto di Giunta tra Chiodi, il coordinatore del Pdl, Filippo Piccone, e il vice,