dal settimanale Riviera Oggi numero 847 dell’otto novembre scorso
GROTTAMMARE – “Terminata l’estate, qui comincia il coprifuoco” così ha esordito uno dei commercianti che abbiamo intervistato. In questi giorni abbiamo infatti sentito parecchi negozianti del Corso di Grottammare in merito alle loro attività nel periodo invernale. Rispettando le loro richieste non ne saranno riportati i nomi bensì la voce, che è stata unanime, sui problemi dei negozianti di Grottammare.
Entrando nel merito della questione, è stata sollevata da tutti la problematica di una poco funzionale distribuzione della viabilità, che non coinvolge verso il centro: “Qualche anno fa d’inverno una parte del corso era fruibile per le macchine e ciò garantiva maggior movimento. Se dovessimo basarci sui clienti di passaggio, molti di noi chiuderebbero subito”.
Riscontriamo infatti alle 18 di un giovedì sera che il corso di Grottammare risulta ai nostri occhi quasi completamente deserto, non esiste più l’abitudine alla passeggiata in centro. Per quanto riguarda i parcheggi, negli ultimi anni sono diminuiti: si pensi alla piazza davanti alla chiesa di San Pio che garantiva numerosi posti auto. D’estate parcheggiare è difficile, ma la polemica maggiore si concentra sull’obbligo del disco orario:” In prossimità del centro, si può sostare per un’ora e poi bisogna correre a cambiare il disco orario. Il rischio multa è elevatissimo data la nota efficienza dei vigili urbani locali”, commenta un commerciante, senza ironizzare. I proprietari della attività gradirebbero maggior flessibilità per agevolare il loro lavoro soprattutto durante la stagione estiva, quando dopo aver scaricato dalla macchina la merce destinata al negozio nel parcheggio adibito al carisco/scarico, devono girare per tutta Grottammare per lasciare la loro vettura.
Ma il problema maggiore per i commercianti riguarda l’illuminazione urbana. Appare decisamente insufficiente e a detta loro “funebre”, poco accogliente, soprattutto nelle traverse del Corso. “Il Comune è poco presente – commentano – solo da poco ha aggiunto delle lampade sulle pareti delle case, ma ancora non basta”.
Poi si è tornato a parlare della piazza Pericle Fazzini “alquanto spoglia e pericolosa per via delle barriere architettoniche costituite da marciapiedi poco visibili ad occhio nudo su cui la gente continua ad inciampare” e della Piazzetta dell’Angioletto con le panche che sembrano “tombe”. E poi l’edificio in costruzione, bloccato da anni, che si trova in stato di degrado e la fontanella sempre sporca.
Criticato anche lo stato di pulizia della piazza Fazzini: ”Mi è capitato – racconta un negoziante – soprattutto quest’estate di raccogliere lamentele da parte dei villeggianti: macchie di gelato, cicche di sigarette, lo sporco che per giorni rimane sulle strade. Spesso pulisco io stesso”

Insomma poca illuminazione, parcheggi scomodi e a tempo, circolazione non adeguata e una pulizia non proprio rigorosa, ma almeno continuano ad aprire nuovi negozi. Vestiario, pizzerie, gelaterie, ogni tanto a Grottammare spunta una nuova attività, ma altrettanto velocemente spesso chiude. Abbiamo chiesto ai diretti interessati quale sia secondo loro il motivo. Ci hanno risposto, anche qui, dando una parte della colpa all’Amministrazione, dato che a Grottammare centro in inverno non ci sarebbero eventi, manifestazioni, insomma non c’è nessuna attrattiva “a parte il mercatino equosolidale che è alquanto desolante”
Anche in questo caso i commercianti sono tutti d’accordo sul fatto che si dovrebbe pensare magari ad un mercatino di artigianato locale, dalle scarpe del fermano a tutti i prodotti della zona, a cadenza fissa.
Non sono mancate però le critiche fra commercianti: “Quando si apre un’attività, non si può pensare di ottenere risultati in pochi mesi e se non è così si chiude. Il mordi e fuggi non rappresenta l’anima del commercio e neppure valorizza la zona in cui sorge. Poi la cura delle vetrine deve essere invitante e non si può aprire il negozio a giorni alterni o chiuderlo per mesi“.