SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Udc e Pd piceni a braccetto e associazioni di turismo balneare, pure, per rimediare la situazione che vede le imprese turistiche balneari bloccate dalla “mannaia” della Direttiva Bolkestein, che nel 2015 rischia di mandare in aria l’intero sistema.

Per questo motivo i deputati Amedeo Ciccanti, Udc, e Luciano Agostini del Pd, assieme al collega romagnolo Sandro Brandolini, si sono incontrati assieme a Giuseppe Ricci, presidente nazionale Itb Italia e Piero Gentili, segretario del Sindacato Italiano Balneari, con il capo dipartimento Politiche Comunitarie dell’omonimo ministero, dottor Adam, e il direttore generale Gaiani e il dottor Celeste, responsabile delle procedure di infrazione dell’Unione Europea.

Perché il punto è che, come scrive in una nota Ciccanti, “il rinnovo automatico ogni sei anni delle concessioni demaniali è l’obiettivo nel mirino della Commissione Europea per i contratti di concessione dei beni demaniali marittimi relativi alla gestione degli stabilimenti balneari. Se non si toglie questo automatismo, che ostacola la libertà di insediamento da parte di cittadini ed imprese dei paesi membri dell’Unione Europea, contrastando quindi con l’uguaglianza dei diritti dei cittadini europei, la Commissione Europea non rimuove la procedura d’infrazione promossa nel 2009 a danno dell’Italia, con probabili pesanti sanzioni pecuniarie”.

Purtroppo nel 2007, “per compiacere maldestramente le imprese balneari, tale formulazione fu inserita nella finanziaria, ma in realtà ha acceso i fari della Commissione Europea. Finchè non si rimuove la procedura d’infrazione non può nemmeno essere affrontata una riforma del regime concessorio  per gli stabilimenti balneari, anche in relazione ai canoni demaniali”.

“Tale precondizione – continua Ciccanti – da me ribadita in ogni occasione di dibattito con gli imprenditori balneari, è stata riproposta alla Commissione politiche comunitarie del Senato dal dimissionario Ministro Ronchi, con un emendamento soppressivo del comma 2 dell’articolo 1 del decreto legge 400/93 e successive modificazioni ed integrazioni”.