SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ morto nel sonno Renato Giammarini, 32 anni, noto barista del centralissimo Caffè Sciarra. Probabilmente un malore cardiaco, la causa del decesso. Era un viso molto familiare per i visitatori del locale sul corso cittadino. Ci lavorava da anni, fino a poche ore prima del decesso era stato lì. Era un ragazzo molto sportivo, senza problemi di salute.
Lascia il padre Alfredo, la madre Liliana, il fratello Americo e la fidanzata Cristiana.
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Ho avuto modo di parlarci spesso , sia nella palestra dove ci allenavamo sia al banco del bar dove non mancava mai di essere gentile mentre serviva un caffè o preparava un aperitivo.
Un gentiluomo persona educata , gran lavoratore e , come avete già detto Voi , amante dello sport e del benessere fisico . Condoglianze alla famiglia ed alla fidanzata.
Renato era veramente un bravo ragazzo, io lo conoscevo. Impeccabile nel suo lavoro come nella vita, dalla sua cravatta sempre perfetta al suo comportamento sempre educato.
Ci mancherà, anche perché credo che era la colonna portante del Caffé Sciarra, essendo uno dei Barman storici di quel posto, con un servizio ininterrotto di molti anni….
La scomparsa di Renato mi ha colpito molto, ci vedevamo spesso al bar e aveva sempre un sorriso, un gesto affettuoso per tutti, uno piccolo scherzo per i colleghi. Faccio le mie più sincere condoglianze alla famiglia che conosco da più di vent’anni, quando insieme a Renato capitava di giocare nel cortile di casa, sempre sotto l’occhio vigile di Alfredo nel vicino negozio, e sempre in fuga dal burbero anziano del primo piano che non sopportava i nostri schiamazzi di ragazzini. Cari Alfredo, Liliana, Americo, vi sono vicino e vi abbraccio con affetto…
Renato aveva 34 anni e non 32, un piccolo dettaglio che nulla cambia circa l’immenso dolore che la tua scomparsa ha suscitato. Un abbraccio enorme a “Chico” a mamma e papà. Un cugino.
Non lo conoscevo direttamente ma ho avuto il piacere di lavorare con americo, il fratello. E’ una notizia sconvolgente, una morte ingiustificabile.
Sentite condoglianze alla famiglia.
Non condivido comunque tutta la pubblicità gratuita che e’ stata fatta al bar (che volutamente ometto di menzionare …) fatta da tutti i giornali compreso il vostro. Secondo me non e’ giusto mettere il logo del bar affiancato ad una tragedia. Anche perché i titolari non si sono neanche degnati di rimanere chiusi ieri e penso neanche oggi.
Non ho visto gli altri giornali. Nella nostra notizia non ci vedo nulla di quello che lei ci rimprovera. In ogni caso il suo commento, dopo le prime tre righe, mi sembra un po’ superficiale.
Non vuole essere una polemica … ma l’accostamento di un logo di un bar alla tremenda notizia … (adesso almeno è stato tolto ed è stata inserita la foto dello sfortunato ragazzo) non ha niente a che vedere con questa tragedia.
Sull’apertura del bar di ieri …. fossi stato io il titolare dell’attività … sarei rimasto chiuso per l’intera giornata. Poi ognuno la fa come se la sente ….. io ho scritto che non condividevo la scelta, tutto qui.
Si può discutere, leggere e non condividere …. ma le opinioni vanno rispettate.
Che c’è di superficiale ?
Che poteva essere evitato il riferimento alla parola pubblicità. Ma niente di grave era solo una mia opinione personale.
In base a quel che ho letto, ritengo assolutamente poco degno l’aver mantenuto aperto il bar.
Quando ho saputo la notizia, mi hanno detto nome e cognome. Non riuscivo a capire chi era.
Quando ho letto che lavorava al caffè sciarra, ho capito chi era perchè mi ha servito tantissime volte.
Secondo mè in questo caso la pubblicità non c’entra nulla.
Posso essere d’accordo che non si sono degnati di chiudere mezza giornata, questo lo condivido che è una scelta sbagliata ” secondo me”.
Ma non tutti la pensiamo allo stesso modo.
Se era successo nella mia azienda ( faccio le corna) avrei chiuso immediatamente.
Anche per me non è stato giusto tenere bar aperto.
Renato era fondamento e l’anima del Bar Sciarra, sua mancanza sarà incolmabile.
Dio non doveva portare via un ragazzo d’oro come lui cosi giovane.