dal settimanale Riviera Oggi numero 845 del 3 novembre
ACQUAVIVA PICENA – A gettare il sasso nello stagno fu in principio la responsabile dell’Ufficio Ragioneria, Rosetta Maggiore, che nel corso del consiglio comunale del 28 settembre parlò chiaramente di una maggioranza “in grado di portare avanti solo l’ordinaria amministrazione”. Colpa a quanto pare di un’attuale situazione economica delicata, che non prevedrebbe assunzioni, né tantomeno accensione di mutui o spese imponenti.
Una notizia che avrebbe fatto sobbalzare qualsiasi giunta, se stimolata su una questione cardine come quella dei conti. Ma non quella acquavivana. Ad oggi infatti, dal Comune non sono ancora arrivate repliche ufficiali, né dal sindaco, né tantomeno da Andrea Infriccioli, capace in un mese di rimbalzare l’argomento in ben tre fasi.
Dell’unica conferenza stampa per ora svolta esiste un prima, un dopo ed un durante, quest’ultimo rappresentato dallo stesso incontro con i giornalisti avvenuto in Municipio tre settimane fa. In quell’occasione l’assessore al Bilancio preferì glissare sulla faccenda approfittando dell’assenza per ferie della Maggiore, l’unica a quanto pare abilitata ad offrire delucidazioni in merito, per virare sulla querelle dell’asilo.

“Se si fa un discorso politico è un conto, per quello tecnico si dovrebbe chiedere appunto un parere ai tecnici”, tagliò corto Infriccioli, che in precedenza su Riviera Oggi aveva rinviato tutto a quella sede per le spiegazioni di rito: “Non ho letto i giornali, la prossima settimana ripristineremo la verità”.
Peccato però che del famigerato riequilibrio delle casse locali non si parlò. Mancava appunto Rosetta Maggiore, in ferie fino al 25 ottobre e pronta ad concedersi ai taccuini al suo ritorno. Già, il ritorno, ritardato, posticipato, o semplicemente non comunicato alla stampa che da ben un mese attende di poter scrivere la parola fine di una storia di sicuro non trascurabile.

Ci domandiamo se sia normale tutto ciò; se un assessore al Bilancio non sia comunque tenuto a rassicurare i residenti della Fortezza su un campo di sua competenza; se un sindaco non sia stimolato dalle provocazioni dell’opposizione che da giorni appende manifesti a morto; se la comunicazione da parte del Comune debba avvenire solo mediante conferenze una tantum. E ci domandiamo se tra un paventato dissesto finanziario (Straccia&Co dixit) ed un totale ed eccessivo self control non vi sia magari una benedetta via di mezzo.