MARTINSICURO – Manifestazioni culturali, gestione dei rifiuti e Piano Spiaggia. Il Partito Democratico di Martinsicuro lancia accuse e contemporaneamente rilancia proposte, entrambe rivolte al consigliere delegato a Cultura, Ambiente e Demanio Massimo Vagnoni. E se per quanto riguarda gli eventi culturali il Pd chiede di conoscere in che modo e misura vengano impiegati nel settore i fondi derivanti dal Bim Tronto (dove Martinsicuro è rappresentato dal segretario di Forza Italia Gianfilippo Vallese), più circostanziato è invece l’attacco inerente la gestione della raccolta differenziata e gli aumenti della Tarsu verificatisi negli ultimi due anni: “Da quando è stata avviato il porta a porta dalla precedente amministrazione di centrosinistra nel nostro Comune – scrive in una nota il segretario Giuseppe Capriotti – i costi sono lievitati del 90%. Ad oggi, dopo un ulteriore aumento del 15% effettuato da questa Amministrazione, la Tarsu non arriva ancora a coprire il costo complessivo del ciclo di raccolta dei rifiuti e della messa in discarica”.

A determinare gli aumenti contribuisce anche lo smaltimento dell’umido, (“ad oggi ci costa di più smaltire un chilo di umido che un chilo di indifferenziata: tecnicamente quindi ci conviene non differenziare”). Capriotti quindi rilancia la proposta, più volte avanzata anche dal gruppo di opposizione all’amministrazione comunale, di promuovere sul territorio il compostaggio domestico, attraverso cui si potrebbero riciclare in casa i rifiuti derivanti dall’umido, con un abbattimento dei costi di smaltimento in discarica.

“Non vogliamo scaricare su Vagnoni eventuali colpe di passati amministratori; quello che gli rimproveriamo è l’immobilismo nell’affrontare tale tema. Nulla è stato fatto per cercare di migliorare il ciclo dei rifiuti”.

Il Pd chiede inoltre all’amministrazione di conoscere le esatte quantità di rifiuti differenziati e poi effettivamente riciclati, perché “i cittadini differenziano, ma se poi i rifiuti vengono successivamente mischiati in discarica, che senso ha tutto ciò?”

L’ultimo affondo infine è riservato al Piano Spiaggia, attualmente in fase di revisione da parte dell’amministrazione Di Salvatore. “E’ giusto – chiede Capriotti – che le opposizioni e i cittadini stessi siano all’oscuro di quello che si sta decidendo per il nostro arenile?” Critiche piovono sul fatto che nell’elaborazione del nuovo documento siano stati chiamati ad esprimere il proprio parere solo gli operatori turistici. “Il Piano Spiaggia non è un fatto che interessa solo chi ha un’attività sul lungomare, ma riguarda tutti i martinsicuresi. E invece, come al solito ci si rifà a metodi da prima Repubblica. Gli operatori turistici vanno coinvolti, ma non rappresentano sicuramente tutta la cittadinanza; i loro interessi economici si devono conciliare con l’interesse generale”.