SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo le Bandiere Verdi e i premi ricevuti per l’impegno a favore dell’ambiente, il Terzo Circolo Didattico aderisce al progetto nazionale “Guadagnare  Salute”, promosso dal Ministero Della Salute.
Così, in  occasione della settimana della mobilità sostenibile indetta dall’Unesco dall’8 al 14 novembre, è stato  inaugurato, alla presenza del dell’assessore Canducci e  del dirigente scolastico Stefania Marini, il Piedibus.

Il Piedibus, una realtà  consolidata in molti Paesi del mondo, soprattutto del nord Europa inizia così a inserirai come sana abitudine anche nella nostra città. Si può dire che sia il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola, poichè è un autobus umano formato da un gruppo di bambini “passeggeri” e da alcuni adulti accompagnatori. L’iniziativa, che è stata accolta con entusiasmo sia dagli alunni sia dai genitori, si pone come obiettivo di far scoprire ai piccoli pedoni un modo diverso di muoversi all’interno della città. Questa finalità, oltre a favorire l’esercizio fisico quotidiano, rappresenta un vantaggio per l’intera comunità: promuovere l’andare a scuola a piedi è il modo migliore per rendere la città più vivibile e meno inquinata.
In collaborazione con il comando della  Polizia Municipale, sono stati predisposti  due percorsi”sicuri”: quello “Azzurro” per il plesso A. Marchegiani e quello “Arancione” per il plesso Piacentini; prezioso e fattivo il sostegno dei comitati di quartiere che hanno offerto cappellini, pettorine alta visibilità ed ombrelli per la pioggia. 
Il Piedibus del Terzo Circolo, che ha mosso i primi passi alle otto di lunedì 8 novembre nel quartiere Paese Alto e martedì 9 novembre nei quartieri di  Sant’Antonio e Marina di Sotto, è giunto alle 8,20 nelle rispettive scuole, accolto festosamente da bambini, genitori,dirigente ed insegnanti. La festa è poi continuata con l’animazione degli artisti di strada che hanno veicolato, in modo giocoso e coinvolgente, messaggi educativi di sostenibilità ambientale.
Speriamo che questa sana abitudine non rimanga una occasionale festa ma diventi una consuetudine sempre più diffusa anche in altre scuole.