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CUPRA MARITTIMA – Una bella festa che ha avuto un’ottima affluenza, è Castagne al Borgo, la sagra dal sapore tutto invernale che è giunta alla sua quarta edizione. Organizzata dai Comitati di quartiere, Pro Loco, Amministrazione Comunale, C.s.i. San Basso, Istituto Scolastico Comprensivo di Cupra e Confartigianato di Ascoli Piceno, l’iniziativa ha fatto rivivere le vie di Marano, invase da stand gastronomici. Protagoniste dunque le castagne, gustate come caldarroste o come golosissimi dolci, ma non solo, anche vin brulè, acquaticcia (succo d’uva) , braciole, formaggi, salumi, degustazioni di vino e olio.

«Per quest’anno – ha spiegato la presidente della Pro Loco Carla Vicerè – ci sono diverse novità. Innanzitutto abbiamo esteso la festa a due giorni anziché uno, e sembra proprio che l’idea sia stata apprezzata dato il buon numero di partecipanti. Agli stand gastronomici abbiamo aggiunto le “osterie” che, attrezzate di tavoli al coperto, hanno servito affettati vari. Importante inoltre la presenza di Confartigiato che per l’occasione ha partecipato con un’esposizione di arti e mestieri di un tempo». In particolare è stata la signora Catia Mancini esperta costumista ad esporre alcuni abiti d’epoca, maschili e femminili, presso il Museo del Territorio. Spazio alle risate poi con gli stornelli in vernacolo ed il saltarello di “Domè e i suoi amici” di Cupra, i “Limitatis Band” di Montemonaco e “Li pilligrini, li savi, li matti e l’amore” di Castignano.

Anche i più piccoli si sono divertiti grazie ai giochi popolari di un tempo ed alle animatrici specializzate in “body painting” che hanno colorato le facce dei bambini con simpatici disegni. Ha sottolineato infine la Vicerè: «abbiamo deciso con tutti gli organizzatori che il ricavato della manifestazione andrà all’Istituto Scolastico di Cupra», un modo della collettività di partecipare concretamente alla realizzazione di progetti destinati alla crescita dei ragazzi. Gli alunni della Scuola Secondaria sono stati parte integrante della manifestazione poiché si sono esibiti come cantastorie nelle osterie e spettacoli, come ad esempio lo spettacolo di chiusura “Le Streghe”. Una festa per tutte le età, dove tradizione e gusto si sono incontrati ed hanno lasciato il segno.