ASCOLI PICENO – “Aspettiamo risposte, noi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto”: il presidente della Fondazione Carisap Vincenzo Marini Marini, da noi sollecitato, risponde sulla delicata questione della Grande Opera.
“In realtà io ho poco da dire – aggiunge – con la lettera cha abbiamo inviato mesi al sindaco di Grottammare Luigi Merli e a quello di San Benedetto Giovanni Gaspari abbiamo detto quello che dovevamo dire. Ora la decisione non spetta a noi. Poi se qualcuno la lettera non l’ha neppure letta, questo non lo so”.
La lettera a cui fa riferimento Marini Marini è dello scorso febbraio e vengono rese note le condizioni poste dalla Fondazione per intervenire in favore della Grande Opera, a San Benedetto o Grottammare, destinando “ulteriori somme pari a circa dieci milioni di euro (oltre ai dieci milioni già stanziati, ndr), a condizione che l’operazione si effettui entro i termini del piano triennale vigente (il 31 diucembre 2010)”.
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Campa cavallo che l’erba cresce……..
La politica costa e cementificare conviene.
Penso che Gaspari abbia letto la lettera, e per questo motivo ha più volte affermato che la megavariante si farà con o senza grande opera, nella lettera c’è una clausola a dir poco “oscena” e cioè quella che, se il prof Tshumi non sarà disponibile, la grande opera non si farà! non ho risparmiato critiche all’amministrazione su questo tema, ma mi sento di dire, sinceramente che, con questa offerta della fondazione carisap, così come posta, così fumosa e pretenziosa, così “rinascimentale” a mo’ di principe benefattore, qualsiasi amministrazione si sarebbe trovata in difficoltà difronte all’oppinione pubblica, rifiutare malamente la proposta,… Leggi il resto »