CASTEL DI LAMA – Un tecnologico occhio indiscreto su gambe e calze femminili, che gli permetteva una maniacale catalogazione delle frequentatrici di supermercati e centri commerciali all’interno dell’archivio nel suo computer.
Denunciato a piede libero per molestie dopo essere stato colto sul fatto dentro al centro commerciale Città delle Stelle, il protagonista di questa mania è un giovane ascolano, del quale non è stata resa nota l’identità da parte dei Carabinieri che lo hanno colto in flagrante.
Filmava con una microcamera camuffata da portachiavi le parti intime di signore e ragazze incontrate al supermercato. Come faceva? Secondo il resoconto dell’indagine a suo carico, la microcamera era applicata a un involucro a forma di portachiavi, che il giovane faceva scivolare in modo da poter inquadrare dal basso le donne che indossavano la gonna.
Poi un precisissimo lavoro di catalogazione e archiviazione. A casa del giovane infatti è stato rinvenuto un archivio informatico di video catalogati in base al colore e al tipo di biancheria (slip, perizoma), o del modello di calze (collant, autoreggenti).
Il giovane era stato segnalato dal personale di sorveglianza di alcuni punti vendita di Ascoli Piceno e San Benedetto, insospettiti per il suo strano girovagare fra gli scaffali di pasta e detersivi. Sabato pomeriggio dei Carabinieri in borghese lo hanno seguito e colto in flagranza nell’ipermercato Città delle Stelle di Castel di Lama.

NELLO SPECIFICO Il denunciato, un trentenne ascolano, aveva realizzato un attrezzo artigianale a forma di uncino che terminava con una microcamera collegata ad un microvideoregistratore. Quindi avvistava ignare donne clienti dell’ipermercato, si avvicinava a loro, e posizionava la rudimentale telecamerina sotto le loro gonne registrando filmati che successivamente trasferiva sul proprio computer. Le immediate indagini svolte hanno consentito di recuperare numerosissimi video girati anche in altri Centri Commerciali e supermercati della zona, video che venivano catalogati e custoditi all’interno del pc domestico, posto sotto sequestro unitamente alla mini videocamera ed altre periferiche informatiche.

L’uomo dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per il reato di molestie procedibile di ufficio ed interferenze illecite nella vita privata, perseguibile a querela di parte, nel caso in cui dovessero emergere identificazioni in ordine ad alcune delle parti offese. Sono in corso accertamenti finalizzati a verificare eventuali utilizzi extra domestici dei video.