SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il simbolo è da scegliere, il nome è provvisorio e tutto da studiare, ma per il Partito della Nazione il futuro appare chiaro come non mai. Il movimento centrista unico, che dai primi mesi del 2011 vedrà fondersi l’Udc con i circoli Liberal, la Rosa Bianca, il Movimento per le Autonomie ed alcuni repubblicani, punta anche a San Benedetto alla conquista di un’imponente fetta di elettorato, annunciando la volontà di presentare un proprio candidato alle prossime tornate comunali.

Andremo da soli – dichiara il responsabile regionale dei Liberal Vittorio Santori, uscito polemicamente dal Pdl all’indomani della mancata riconferma a Palazzo Raffaello – proponendo un nostro uomo. Il bipolarismo ha fallito, noi siamo il terzo polo. Non ripeteremo il ‘laboratorio’ dello scorso marzo e non ci alleeremo col Partito Democratico. Al contempo saremmo felici se i finiani aderissero, ma dubitiamo possa accadere”.

Bocciato dunque dopo nemmeno un anno l’esperimento pilota delle regionali, con il presidente Gian Mario Spacca che fu supportato apertamente dall’area “casiniana”. Un matrimonio per gran parte facilitato dal veto che pendeva sui vendoliani, ora al contrario riavvicinatisi ai democratici, sia a livello nazionale che locale. Eppure, appena sei mesi fa il sindaco Gaspari aveva offerto al segretario comunale Udc Luigi Orlandi l’assessorato alle Politiche Sociali, in seguito alle tormentate (e poi rientrate) dimissioni di Loredana Emili. “Non a caso dissi di no”, precisa il dirett0 interessato. “Non avevamo intenzione di coalizzarci con la maggioranza. Salvammo il primo cittadino solo perché non esisteva una valida alternativa e perché ci convincevano due progetti come il piano del Porto e la messa in sicurezza dell’Albula”.

A tal proposito, quali saranno i punti cardine del Pdn? “Rilancio turistico e dell’ospedale Madonna del Soccorso – precisa Santori – ma pure la riqualificazione della Sentina, lo sviluppo dell’edilizia agevolata, la detassazione decennale per l’insediamento di nuove imprese e il miglioramento della viabilità con la nascita definitiva della Bretella”.

Volontà che potrebbero risultare fondamentali in sede di eventuale ballottaggio, dove i centristi ambiscono a diventare l’ago della bilancia: “Chi sarà interessato ai nostri voti ci chiamerà e noi risponderemo a seconda della base programmatica di ognuno e se questa non venisse successivamente rispettata non esiteremmo nel mandare a casa l’amministrazione. Diciamo basta ai compromessi”.

Degli attuali consiglieri comunali sposeranno la causa del Partito della Nazione Edio Costantini e, a sorpresa, Marco Lorenzetti.  Fuori dai giochi invece l’altro “ribelle”, Pino Nico, che non pare intenzionato a proseguire l’esperienza politica.

IRONIA GASPARI “Quando inviti una donna a cena non è detto che lei dica subito sì”. Chiamato ad esprimersi sulla vicenda, Giovanni Gaspari usa l’ironia e non esclude future convergenze:  “C’è bisogno di un corteggiamento, vedremo”.