SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Continuiamo ad interessarci della Riserva Naturale Sentina e dell’accesso degli animali domestici dopo che nelle scorse settimane una turista milanese lamentava di essere stata multata, con poca gentilezza, da due vigilesse mentre portava il proprio cane al guinzaglio e in museruola. Da qui, oltre che numerose polemiche per il comportamento delle due vigilesse, anche diversi punti interrogativi sul fatto che non si potesse accedere nella Riserva con un cane, e in che modo fossero segnalati eventuali zone “vietate”.

La delibera n°116 del Consiglio Comunale del giugno 2007 in materia di Tutela e benessere degli animali, stabilisce all’articolo 29 comma 4 che “è vietato introdurre cani ed altri animali domestici nelle zone a riserva integrale delle zone umide e delle riserve naturali del territorio comunale” e nel comma 5 che “i suddetti divieti di accesso valgono anche se il cane è tenuto al guinzaglio ed è provvisto di museruola e sono di massima evidenziati da apposita segnaletica”.

Un concetto che anche Pietro D’Angelo, presidente della Riserva Naturale Regionale della Sentina ha tenuto a ribadire. “La zona dunale e retrodunale della Riserva Sentina sono aree a tutela integrale. All’interno di questo spazio c’è una flora e una fauna dunale caratteristica, purtroppo però in via di estinzione. Ed è all’interno di questa zona che noi operiamo al fine di reintrodurre e tutelare queste specie. Dunque, si tratta di zone molto delicate e sensibili considerando anche che in quest’area a tutela integrale un uccello di nome il Fratino nidifica nella spiaggia, è chiaro quindi che il passaggio di animali e persone rappresenterebbero un rischio”. Nella foto, si desume chiaramente quali sono le aree vietate, dove il colore è più scuro (in prossimità della costa)

Nella delibera precedentemente citata è allegata anche una cartina dove viene specificata la zona a riserva integrale poiché è quella che ha maggior sensibilità naturale.

Ma è  proprio in questi giorni che il comitato di indirizzo della Riserva sta lavorando al Piano di Gestione all’interno del quale vi è un regolamento che stabilirà i divieti e le attività concesse all’interno dell’intera area. “Siamo in una fase di transizione – conclude D’Angelo – pensiamo di avere entro metà novembre la bozza finale del Piano di Gestione che è supportato da studi specifici realizzati da esperti in materia di geologia, urbanistica e biologia. Questi studi saranno parte integrante del Piano che dovrà poi essere approvato dal Consiglio Comunale”.