ANCONA – Il turismo marchigiano tiene, quello Piceno anche. La Regione Marche presenta i dati aggregati della stagione 2010.

Il flusso nel periodo giugno-agosto 2010/09, vede distinguersi la Provincia di Ancona con un incremento delle presenze del 5,8% e del 2,2% di arrivi, seguita dalla Provincia di Fermo con il 5,2% di incremento presenze e 2,8% di incremento arrivi; nella Provincia di Ascoli Piceno 4,7% di incremento nelle presenze e 3,5% di incremento negli arrivi, a Macerata il 2,5% di incremento presenze e in lieve calo gli arrivi con -0,1, nella Provincia di Pesaro e Urbino sono aumentate dell’1,6% le presenze e di 0,9% gli arrivi.
Il movimento turistico nelle strutture ricettive della Regione Marche nel periodo Gennaio–Agosto 2010, ha registrato un totale di 1.892.391 arrivi e 13.862.867 presenze, per un incremento di 1,7% per gli arrivi e del 3,8% per presenze.
Sono soprattutto i turisti stranieri a scegliere le Marche con una variazione del 4,5% per gli arrivi e del 6,8% per presenze.
Ma anche gli italiani amano la regione e la scelgono come meta turistica: sono 1.612.875 gli arrivi e 12.134.171 le presenze con un incremento rispettivo dell’1,2% e del 3,4%.
In Italia la presenza media dei turisti è di 3,9 giorni, nelle Marche è stata di 7,3 giorni nel periodo gennaio-agosto 2010 analoga a quella del 2009 (7,2).
L’interesse dei turisti investe soprattutto le località di mare, con una distribuzione percentuale del 56,4%, seguite dalle città di interesse storico artistico (29,8%) poi dalle località montane, luoghi di culto e dal turismo termale.
Sono ancora le presenze di turisti stranieri a dare un grande slancio, con una crescita del 15,3% di presenze e del 5,2% di arrivi a fronte di una variazione di presenze di turisti italiani del 2,5% e del 4,3% di arrivi.
Per quanto riguarda le strutture ricettive della Regione, si registra un incremento degli esercizi extralberghieri. Il totale complessivo degli arrivi nel settore alberghiero tra gennaio agosto 2010/2009, è di 1.159.140 e di 4.772.749 per presenze.
Il totale complessivo degli arrivi nel settore extralberghiero 2010 è di 733.251 e di 9.090.118 per presenze.

I principali flussi di provenienza di italiani
Sono soprattutto i lombardi a scegliere le Marche come meta turistica preferita, con 335.846 arrivi e 2.597.839 presenze. Seguono Lazio (208.560 arrivi e 1.584.449 presenze), Emilia Romagna (195.781 arrivi e 1.337.583 presenze). E poi Veneto, Piemonte, Umbria e Campania, la variazione totale segna un incremento del +1,2% per arrivi e del +3,4% di presenze.

I principali flussi di provenienza di stranieri
E’ la Germania a prediligere la nostra regione con 48.430 arrivi e 347.825 presenze. Seguono gli olandesi (25.290 arrivi e 171.086 presenze), i francesi (21.232 arrivi e 114.970 presenze), e poi Svizzera, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Russia. La variazione complessiva è di +4,5% per gli arrivi e di +6,8% per presenze.

I COMMENTI POLITICI “Siamo tra le poche regioni italiane che hanno visto incrementare il turismo. Un successo che deve essere di incoraggiamento per tutti. Per la politica e le istituzioni, a credere ancora di più nella risorsa turismo per le Marche, regione al plurale anche nell’offerta varia proposta ai visitatori, e per gli operatori del settore che devono ‘fare squadra’ sempre più, con una rete consolidata e accompagnata dalle istituzioni”.
Un’alleanza strategica, dunque, quella sollecitata dall’assessore al Turismo, Serenella Moroder, durante la conferenza stampa di martedì con il dirigente al Turismo, Sandro Abelardi, e Flavia Maria Coccia, direttore operativo Isnart – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche.
Dati che testimoniano una decisa tenuta del turismo marchigiano soprattutto per l’estate 2010, ma anche per il periodo gennaio agosto 2010-2009, nonostante la congiuntura negativa a livello internazionale, che, ribadisce l’assessore Moroder “abbiamo saputo fronteggiare con la politica dell’ospitalità e rilanciare con la promozione”.