SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Calci, pugni, una testata. E’ così che ha reagito R.B. 27enne sambenedettese ad una semplice richiesta di documenti da parte degli uomini di una volante del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri.

La richiesta delle generalità si era resa necessaria perchè gli abitanti di un condominio avevano chiamato le forze dell’ordine insospettiti dalla lunga permanenza di una macchina sottocasa.

Una volta in manette il novello “Tyson” si è fatto trasferire docilmente al Comando senza però riuscire a spiegare il suo gesto. Con l’accusa di aggressione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale è stato giudicato per direttissima e condannato a sei mesi di reclusione che non sconterà grazie al fatto di essere incensurato.

Mentre i militari sono stati curati con pochi giorni di prognosi resta il mistero del perchè di una così violenta aggressione. La stessa madre dell’uomo, recatasi al Comando dei Carabinieri per porgere personalmente le scuse, avrebbe dichiarato che il figlio è attualmente in cura farmacologica il che potrebbe forse spiegare il suo comportamento.