SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Deflazionare il sistema giudiziario nazionale rispetto al carico degli arretrati ed al rischio di accumulare nuovi ritardi.
E’ questa la finalità del nuovo istituto della mediazione civile e commerciale approvato con il decreto legislativo 28 del 2010, attuativo della riforma del processo civile (legge 69/2009).
Per effetto di questo nuovo istituto, dal 20 marzo 2011, nelle controversie relative a condomini, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, locazioni, risarcimento danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica, da diffamazioni e contratti bancari, non sarà più possibile convenire qualcuno in giudizio senza aver prima esperito un tentativo di conciliazione.
I costi della conciliazione saranno di gran lunga inferiori a quelli di una causa civile, gli atti saranno esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra tassa o diritto e, in caso di accordo, il costo sostenuto da ognuna delle parti, fino ad un massimo di cinquecento euro, sarà riconosciuto come credito d’imposta.
L’attività di conciliazione può essere esercitata esclusivamente da Organismi abilitati ed iscritti in apposito registro istituito presso il Ministero della Giustizia.
La “Camera Arbitrale e di Conciliazione”, uno dei primi Organismi abilitati dal Ministero, ha aperto i propri uffici in San Benedetto del Tronto Via Nazario Sauro n. 167 – tel. 0735.782596, fax 0735.47431192 – e.mail: conciliazioniearbitrati@virgilio.it. Presto saranno aperte nuove sedi ad Ascoli Piceno, Fermo e Teramo. Hanno aderito all’Organismo numerosi professionisti che hanno chiesto per suo tramite l’iscrizione al registro nazionale dei conciliatori.
Entro novembre saranno avviati corsi di abilitazione per conciliatori coinvolgendo enti di formazione accreditati presso il Ministero della Giustizia.