ASCOLI PICENO – “Dal centrodestra parole tante, fatti zero. La nostra proposta è stata rifiutata dalla maggioranza, senza una spiegazione plausibile” ha tuonato Rifondazione Comunista dopo l’ultimo consiglio provinciale. Ma dalla visione del video della seduta sembra che le cose siano andate diversamente.

Ma andiamo per ordine: il 7 ottobre durante il Consiglio provinciale, Massimo Rossi e Gabriele Illuminati hanno presentato una mozione riguardante la centrale a biomasse che vorrebbe installare l’azienda Texon. Rifondazione chiedeva di rivedere sia l’autorizzazione alle emissioni della Provincia che il permesso a costruire della Regione Marche e valutare la possibilità di annullarle in autotutela. I due consiglieri d’opposizione denunciano infatti vizi di forma nella procedura, a partire dal giorno in cui è stata firmata l’autorizzazione, il 24 dicembre 2010, quando da lì a una settimana, sarebbe cambiata la legge che regolamenta l’installazione di tale impianti, fino ad arrivare ad una poco chiara autorizzazione alle emissioni della Provincia stessa, risalente al 9 giugno 2010.

C’è da aggiungere a questo punto che tale mozione Rossi-Illuminati, era stata posta come ordine del giorno, subordinato ad un’altra mozione, quella di Paolo D’Erasmo del Pd, che richiedeva l’installazione di due centraline per il controllo della qualità dell’aria, proprio in prossimità della Texon. La legge prevede l’aggiunta di una mozione all’ordine del giorno già stabilito per il Consiglio, da parte dei consiglieri o assessori, ma quest’ultima deve collegarsi ad una mozione già in elenco.

Tornando al 7 ottobre, il Pdl, proponeva il ritiro delle due mozioni di Rifondazione e del Pd, in caso contrario sarebbero state bocciate entrambe. Nella registrazione del Consiglio provinciale, i consiglieri Achille Bonfigli e Giuseppe Mercuri esprimono chiaramente la posizione del Pdl, che chiede di riportare le mozioni in Commissione per ottenere l’unanimità del consiglio su situazioni di tale importanza.

Soprattutto il consigliere Mercuri critica la mozione Rossi-Illuminati, spiegando che non è compito della Provincia verificare la procedura di un dirigente regionale. Il Pd decide di ritirare la mozione di D’Erasmo “con la speranza che nella prossima commissione si trovi la sintesi di come dovrà intervenire la provincia”.

Decaduta la mozione D’Erasmo, per legge è decaduta anche la mozione subordinata, quella Rossi-Illuminati, come spiega il segretario generale della Provincia, Vittorio Gracco Mattioli, nonostante le insistenze di Illuminati.