SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Anche il quartiere Porto d’Ascoli Centro parrebbe avere il proprio “Pasquino”, famosa figura popolana tra leggenda e realtà che a Roma denunciava con antesignani murales le malefatte del potere ai danni del popolo.

Il nostro, per contro, usa la bacheca situata in piazza Cristo Re, con la frase inequivocabile :«Vergognatevi! Avete fatto morire il quartiere!». E anche se viene opportunamente levata e lavata, la scritta continua a riapparire, costante e tenace.

Il rimprovero, piuttosto generalizzato, potrebbe riferirsi al fatto che a tutt’oggi, anche se sono stati fatti diversi lavori ed altri sono in fase di inizio non si toccherebbe ancora con mano quella reale “riqualificazione” concordata a suo tempo con il Comune durante gli incontri di quest’ultimo con i vari Comitati di Quartiere per il “Bilancio Partecipato”.

Ma c’è chi ci vede una critica tutta politica allo stato in cui si trova il comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro, in pratica inesistente dopo che si sono dimessi tutti  i componenti ad eccezione del presidente Marisa Pignotti la quale, da noi interpellata, si è trincerata dietro un: «In attesa di nuove elezioni, in qualità di presidente, svolgo la normale amministrazione» riferendosi probabilmente ad una comunicazione apparsa nella ormai famosa bacheca dove, in data 30 ottobre 2009, si comunica che, preso atto delle dimissioni di tre quarti dei consiglieri, il presidente rimane in carica per svolgere le mansioni di routine.

Ma non la pensano tutti così. C’è chi, proprio dal comitato, fa sapere e precisa che l’attuale presidente sarebbe in carica “abusiva” essendo stata sfiduciata prima da due consiglieri poi a seguire dagli altri sei. Tra i principali motivi della controversia ci sarebbe il modo forse troppo “decisionista” della Pignotti nel condurre la sua carica, tenendo poco conto delle indicazioni degli altri componenti nel direttivo.

Mentre la scritta anonima fa insorgere Gabriele Amabili, uno dei consiglieri dimissionari che precisa: «Quando si lancia un’accusa è bene sottoscriverla. In questo modo si punta il dito contro tutto il direttivo quando invece, con le dimissioni, si è voluto proprio prendere le distanze da un certo modo di mandare avanti il Comitato».

Ma allora, si chiede qualcuno, visto che l’attuale presidente non indice nuove elezioni da quasi un anno, pur avendole promesse, perché i dissidenti non si sono recati, firme in mano, dall’assessore di riferimento, in questo caso Margherita Sorge, per chiedere la sua destituzione in quanto da loro sfiduciato?

Al riguardo l’ex presidente Giorgio Panichi rileva :«Eppure il nuovo comitato aveva iniziato molto bene, indicendo riunioni, assemblee, con tanto di diffusioni di filmati che illustravano la situazione del quartiere. Ma diciamo che, per fortuna, gli accordi presi a suo tempo dalla nostra presidenza con il Comune, pur a distanza di un certo tempo, stanno tenendo e dando i loro frutti. Voglio ringraziare pubblicamente l’assessore ai Lavori Pubblici Leo Sestri che, appena ci sono stati i fondi, ha iniziato subito i lavori. Mi riferisco a via 4 Novembre, ultimata con nuovi asfalti e marciapiedi, a via Turati dove i lavori stanno procedendo e al prossimo inizio in via Mare. C’è rammarico che, in un contesto tutto sommato positivo, il comitato di quartiere è allo stato pratico inesistente».