SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una piazza, finalmente. Poi fra via San Pio X, via Togliatti e il quartiere Marina di Sotto si prevedono parchi urbani con orti per anziani, un piccolo anfiteatro, una collina tecnologica autosufficiente rispetto all’energia grazie al fotovoltaico. Rotatorie, viabilità più funzionale.
Un bel progetto, a parole, quello del Piano Particolareggiato San Pio X. Una previsione urbanistica messa a punto dal Comune, che coinvolge necessariamente un futuro accordo (con investimento economico) da parte dei proprietari terrieri della zona titolari di diritti di costruire.
La presentazione ai consiglieri comunali della commissione Urbanistica è avvenuta mercoledì pomeriggio in Comune.
L’ingegnere comunale Marco Cicchi, assieme alla consulente esterna per la valutazione ambientale Serena Sgariglia, hanno esposto tavole e rendering.
(leggi qui un articolo di commento sull’argomento)

Gli obiettivi del Piano, contenuti nello Schema Direttore (lo studio approvato nel 2007 che indirizza la politica urbanistica della giunta Gaspari) sono il raccordo del quartiere con la pista ciclabile su viale dello Sport, marciapiedi e attraversamenti pedonali in via San Pio X, un migliore raccordo di viabilità fra l’area Brancadoro e il centro città, la riqualificazione lungo la statale 16. Ovviamente la tanto agognata piazza, che secondo le intenzioni del Piano dovrà essere una “centralità urbana”, un “luogo da vivere tutto il giorno e tutti i giorni”. Quindi sono previsti negozi, centri sociali per anziani e associazioni, sportelli bancari, uffici postali, impianti sportivi nelle immediatezze.
I costi di realizzazione? A carico dei privati che al momento dell’entrata in vigore del Piano saranno proprietari delle aree limitrofe. E che ne cederebbero una parte al Comune per realizzare la piazza, in cambio di volumetrie da costruire.
Ricordiamo che il piano regolatore vigente prevede già una ulteriore edificazione del quartiere. Secondo i dati mostrati alla cittadinanza il 16 agosto scorso (clicca qui), il Piano prevede in totale 60mila metri cubi a destinazione residenziale e direzionale. Di queste cubature, 43mila metri cubi sono già previsti dal vigente piano regolatore.
Altri punti fondanti esposti dall’ingegnere Cicchi: la riorganizzazione scrupolosa della viabilità, con le strade esistenti che non dovranno sopportare nuovo traffico, perciò serviranno nuove strade e la riprofilatura di via San Pio X, che si affaccia sulla Statale Adriatica con un tratto in salita, incubo di automobilisti desiderosi di un transito veloce. Sugli standard urbanistici (verde, servizi pubblici) è stato detto che “la variante non toglierà un metro quadro dal Prg vigente, in più aggiungerà gli standard per i nuovi abitanti. Riguardo al verde pubblico, non prevediamo macchie sparse e piccole aiuole, ma veri parchi urbani, di cui uno lungo il torrente Acquachiara, con la previsione di una futura pista ciclo pedonale per il trekking verso la collina”.
Non sono previsti espropri, le edificazioni di nuovi lotti residenziali o direzionali saranno precedute da convenzioni fra imprese edili e Comune, per prevedere tempi e modalità di cessione o di attrezzatura delle aree pubbliche.
I tempi? Secondo la tabella di marcia prevista dal Comune, ora ci troviamo in piena fase di valutazione ambientale strategica. Una procedura obbligatoria per legge, che dovrà misurare l’entità dei volumi previsti, il loro impatto su una zona comunque priva di vincoli naturalistici, le valutazioni sui sistemi geologici, idraulici ed idrologici.
Lo studio di valutazione ambientale è stato approvato dalla giunta comunale. Entro ottobre verrà avviata la sua analisi da parte degli uffici della Provincia di Ascoli. Entro il 15 dicembre, in caso di responso positivo, l’adozione della Vas in consiglio comunale. Entro l’estate 2011 il consiglio comunale potrebbe approvare il Piano San Pio X. Entro fine 2011 potrebbero partire i lavori, anche a stralci.