ALBA ADRIATICA – Il passaggio nella Provincia di Ascoli Piceno è vista come un traguardo raggiungibile e necessario per la Val Vibrata e per Valle Castellana dal presidente dell’associazione Vibrata Picena, Giancarlo Viscioni, che, intervistato, ha spiegato le sue ragioni.

Qualcuno parla della vostra iniziativa come di una semplice provocazione. Quanto c’è di realizzabile nel vostro progetto?

“Assolutamente no: il passaggio alla provincia di Ascoli Piceno ora è davvero possibile. Fino a qualche anno fa era di fatto inattuabile un iter burocratico del genere, a causa di alcune carenze ed incongruenze nella legislazione italiana in materia di referendum consultivi. Ma dopo una sentenza della Corte Costituzionale del 2004 le cose sono cambiate ed è stato possibile per 7 comuni della Val Marecchia indire un referendum e passare poi dalla provincia di Pesaro a quella di Rimini: questa esperienza incoraggia la nostra azione”.

Cosa serve allora per indire un referendum consultivo tra i cittadini della Val Vibrata?

“Per velocizzare il procedimento abbiamo bisogno dell’appoggio delle amministrazioni comunali: stiamo contattando i sindaci, convincendoli a sostenere la nostra iniziativa. Alcuni primi cittadini sono già in sintonia con noi, come i  sindaci di Torano, Nereto e Controguerra. Se alcune amministrazioni non dovessero essere d’accordo, raggiungeremmo il referendum con la raccolta firme nei loro comuni”.

Secondo lei la risposta dei cittadini vibratiani all’eventuale referendum sarebbe positiva?

“Io credo di sì: per la maggior parte dei cittadini della vallata il punto di riferimento è Ascoli Piceno e non Teramo. E poi sono tanti i benefici economici, fiscali, sociali, scolastici e sanitari che otterremmo passando nelle Marche: i vibratiani sanno bene che a fronte della ricchezza della nostra valle, riceviamo una incredibile mancanza di servizi, mentre i comuni confinanti marchigiani pagano meno tasse e stanno meglio, e capiscono che è ora di smetterla di essere schiavi di una Teramo che non ci considera per niente. Basti pensare alla condizione dell’Ospedale di Sant’Omero, a come viene lasciato solo chi vuole avviare o mantenere un’attività da noi e ai lontani investimenti stradali della Provincia di Teramo, che solo quest’anno ha speso oltre 200 milioni di euro per realizzare alcuni tratti della Pedemontana Ascoli-Teramo, quando la Val Vibrata è tenuta insieme dalla vecchia e obsoleta provinciale 259, da bollino “nero” per traffico e per vittime. Noi vibratiani dobbiamo farlo per il futuro dei nostri giovani”.

Voi di Vibrata Picena avete incontrato alcuni amministratori della Provincia di Ascoli, le sembrano favorevoli al vostro progetto?

“Sì, abbiamo parlato sia con il Presidente della Provincia di Ascoli Celani che con il Presidente del Consiglio Provinciale Falcioni: entrambi hanno voluto sentirci e mi sono sembrati molto favorevoli all’iniziativa, data l’importanza economica e politica che potrebbero raggiungere insieme Piceno e Val Vibrata”.