SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tutto facile, tutto difficile. Al Nicolai di Centobuchi il Luco Canistro ha tentato di chiudere tutti i varchi, e sembrava, nel primo tempo, di riuscire nell’intento. Covelli costretto spalle alla porta, D’Angelo molto attivo ma non incisivo, Bianchi a scarrellare ma senza costrutto, dietro Oresti, Rulli e Ogliari sempre con il pallone tra i piedi, ma senza sapere a chi darlo. Buon per la Samb che Covelli, su spizzata di Bianchi, sia riuscito a capitalizzare l’unica vera occasione da rete del primo tempo.

Però, chi pensava, a quel punto, di vedere un’altra partita, s’è dovuto ricredere: tanto agonismo, tanta corsa, contrasti (San Rulli spalleggiava a destra e sinistra, tra gli applausi del pubblico di casa, calorosissimo in questo impianto che, se non altro, ricorda il vecchio Ballarin), ma di tiri in porta niente di niente.

Ci ha pensato allora mister Giudici, passando dal precedente 4-3-3 al 4-4-2 con i due nuovi entrati Di Vicino e Zazzetta: il primo ha subito deliziato con dei colpi di alta classe, roba che in Serie D non si vede (ancora un mese, un mese e mezzo, per tornare in forma e partire stabilmente da titolare), e quindi, al momento opportuno, ha rubato una palla, ha calciato e sfiorato il gol, e subito dopo Zazzetta, velocissimo, s’è procurato il rigore per un evidente sgambetto di Lusi. Di Vicino realizza alla perfezione e, dopo pochi minuti, per un ingenuo fallo di mani in area di Zazzara, si ripete sempre dal dischetto. Poi, nel finale, calo di tensione e il Luco, squadra comunque molto coriacea, ha realizzato il gol della bandiera con Bisegna.