SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La collina fra l’autostrada A14, la Statale, il torrente Acquachiara e il fosso collettore della Sentina torna teoricamente ad essere edificabile nell’ambito della cosiddetta Megavariante. Inoltre, di recente la giunta Gaspari ha deciso di prescrivere nelle condizioni poste dal Comune ai privati che la parte centrale della zona Brancadoro non potrà essere edificabile.

Come si era compreso dalla commissione Urbanistica del 29 settembre scorso, gli atti preparatori del dialogo competitivo sulla cosiddetta Megavariante vedono una nuova modifica, tornando allo spirito dell’atto di indirizzo approvato il 23 dicembre scorso dal consiglio comunale. Nel quale la porzione di territorio comunale che poteva essere interessata dalla concessione dei diritti edificatori per l’accordo di programma andava dal mare all’autostrada A14 e dal torrente Acquachiara al fosso collettore della Sentina. Poi gli indirizzi approvati dalla giunta a settembre avevano escluso la porzione di territorio dall’A14 alla statale, motivando la decisione con il fatto che trattandosi di un terreno collinare c’erano vincoli paesaggistici e difficoltà per nuovi insediamenti urbani.
Ora il retro front, motivato dalla volontà di evitare possibili ricorsi dei proprietari terrieri compresi nella zona che era stata esclusa in seconda battuta.
La megavariante, lo ricordiamo, si rende necessaria a favore dei privati disposti a investire in una serie di opere pubbliche ritenute rilevanti dalla giunta Gaspari e per le quali le casse comunali non hanno abbastanza soldi: una nuova piscina comunale (la vecchia sarà abbattuta), l’interramento dei tralicci e lo spostamento della sottostazione ferroviaria di via Bianchi-via Lombroso, la riqualificazione dell’area Ballarin, il possesso da parte del Comune di un’area di almeno 15mila metri quadri che poi dovrebbe essere girata alla Fondazione Carisap per la sua Grande Opera.
Venerdì mattina il consigliere di Rifondazione Comunista Daniele Primavera, venuto a conoscenza dell’approvazione della delibera di giunta, ha tuonato contro Gaspari, parlando di “pericoli di cementificazione per la collina” e attendendo quali e quante reazioni avranno l’assessore all’Ambiente Paolo Canducci e il consigliere Pd in quota Legambiente Lina Lazzari.

(in allegato, chi volesse approfondire trova in formato pdf l’atto di indirizzo del 23 dicembre scorso e l’ultima delibera di giunta che ripristina il perimetro inizialmente stabilito per la concessione dei diritti edificatori)