SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La giornata è bella, certo, e per molti lo “sciopero” degli studenti è un modo piacevole per una passeggiata sul lungomare. Per molti, ma non per tutti: i ragazzi della Rete Studenti ha organizzato per oggi, 8 ottobre, una manifestazione nazionale contro la Riforma dell’istruzione del Ministro Mariastella Gelmini, e a San Benedetto si sono radunati in alcune centinaia nei pressi del Liceo Scientifico, coordinati dall’associazione studentesca locale Robin Hood.
Posizionati dietro uno striscione dove è scritto “Loro distruggono la scuola pubblica, ricostruiamola!!!”, i ragazzi intonano i classici cori da manifestazione: “chi non salta è privatista”, “contro la scuola dei padroni dieci cento mille manifestazioni”. Il tempo, davvero, sembra non passare mai: molti indossano le kefiah, tanto di moda durante la contestazione del movimento della Pantera (parliamo dei primi anni Novanta!), qualcuno magliette dei Clash (qui, davvero, si è alla notte dei tempi). Ci sono dei veri punk, anche.
Daniele Lanni, uno dei manifestanti e rappresentante di istituto al Liceo Psico-socio-pedagogico di Ripatransone, di San Benedetto, spiega le ragioni della protesta: “Stanno mettendo in ginocchio l’istruzione pubblica: abbiamo classi di 35 persone, non ci sono più soldi per i disabili, i tagli ai trasporti scolastici mettono a dura prova i ritmi degli studenti pendolari, le scuole del Sud sono al collasso. Invece di puntare sulla scuola come elemento di crescita, qui tagliano proprio l’istruzione! Otto miliardi di euro in meno e quattro miliardi in meno agli enti locali per i fondi scolastici”.
Chiediamo a Daniele se comunque è consapevole che, negli anni e decenni trascorsi, molti sprechi sono stati compiuti nel nome della scuola pubblica: “Sì certo, lo sappiamo, e sappiamo che occorre intervenire. Ma noi della Rete Studenti abbiamo presentato al Ministro una contro proposta: perché non tagliare invece i 25 miliardi di euro dedicati alla spesa militare, a nostro parere non necessaria? Ci sono 13 miliardi spesi per 131 caccia bombardieri, in un periodo di crisi come questo…”
Parole che magari, mentre scriviamo – e gli studenti stanno ancora compiendo il percorso dal Liceo Scientifico all’ex Galoppatoio – potrebbero trovare, nei pareri dei nostri lettori e degli stessi studenti, commentando l’articolo, ulteriori approfondimenti.
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Volete fare una protesta seria?
Protestate contro i vostri stessi professori, che vi costringono a comprare dei libri di testo inutili, quando invece loro stessi potrebbero scrivere delle dispense a costo ZERO per gli studenti.
Hanno 3 mesi di vacanza e praticamente ogni pomeriggio dell’anno libero per scrivere qualcosa della loro materia.
Questa sì che sarebbe una rivoluzione.
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Caro Perotti, a te piace la proposta “rivoluzionaria” di gundam. A me spiace che ti lasci sedurre da queste banalità condite, come al solito, da un florilegio di luoghi comuni che non si preoccupano nemmeno di nascondere il disprezzo che lui manifesta per gli insegnanti (ha dimenticato di definirli “komunisti”). Sull’argomento, in passato, ho espresso abbondantemente il mio pensiero e se rivedi in archivio non c’era nulla nelle mie parole che difendesse in toto la categoria. Ho parlato di meritocrazia da incentivare, di tagli di rami secchi, di investimenti mirati da fare e di altre cose ancora. Sono nelle condizioni… Leggi il resto »
Ho avuto per sette anni un’esperienza di insegnamento presso la scuola infermieri professionali del nostro ospedale. Ho risposto ad uno specifico commento come faccio sempre senza altre “divagazioni” ed ho scirtto “mi piace” perchè ritengo che sia un lavoro importante ed utile anche per l’insegnante farsi dispense personalizzate da trasmettere agli studenti. Io facevo così. Per il resto tu sei sicuramente più preparato e lungimirante di me. Il mio “mi piace2 era un semplice punto di vista, niente di più.
Grazie
Caro Galie, cercherò di non tirare fuori la questione dei komunisti e fannulloni dietro le cattedre, ma ti porto la mia esperienza di ex studente a San Benedetto, Milano, Inghilterra e Spagna. Ogni anno, dalle elementari alle superiori, ho acquistato libri di testo che venivano spiegati dai professori per meno della metà, il resto era superfluo. Alle superiori ho avuto un’eccezionale professoressa di matematica che quando spiegava usava i suoi appunti e scriveva OGNI COSA alla lavagna…passo passo…ti spiegava i limiti, le derivate, gli integrali, il calcolo matriciale. Del libro se ne fregava lei e pure noi studenti. Arrivato all’università… Leggi il resto »
Non vengo dalla stessa università di Gundam ma anche nella mia (Politecnico di Milano) tutte le lezioni venivano svolte con supporti multimediali reperibili sull’apposito portale per gli studenti http://corsi.metid.polimi.it/. Già nel 2007 erano disponibili forum,blog per interagire con i prof con materiale didattico a volontà (compreso estratti dei libri scritti dai prof).
Vedo che quando vuoi, riesci a ragionare. Peccato che troppo spesso, su questo e su altri argomenti, ti lasci prendere la mano da un gusto provocatorio e propagandistico nonché da una eccessiva semplificazione. Se poi ci mettiamo la sicumera che trasuda da ogni riga, ben capirai come qualcuno, leggendoti, si possa irritare e risponderti per le rime. Comunque, vediamo di chiarire alcuni punti sinteticamente ché non posso qui ripetere cose scritte in passato, non c’è lo spazio. Il problema non sono i libri di testo. E’ chiaro che man mano si salga negli ordini scolastici diminuisce il legame stretto con… Leggi il resto »
Non solo testi inutili, per le stesse classi ogni anno diversi!
invece di sciorinarci com’era del resto prevedibile la sua propaganda anti-“komunista”, provi per una volta a confutare punto per punto gli argomenti degli studenti. Se ci riesce, io, e penso anche Galiè, che dai suoi lucidi ed equlibrati commenti non mi pare sospettabile di stalinismo reazionario, le daremo ragione per una volta.
Nella foto lo striscione dice “Non distruggiamo la scuola”.
Quale scuola? quella dove insegna il docente universitario di Teramo, oggi in un altro articolo?
Stiamo messi bene…….!!!
Stamattina sono stato un paio d’ore al corteo studentesco e ho avuto un’ottima impressione. Dopo anni ho visto qualche centinaio di ragazze e ragazzi che non volevano perdere una giornata di scuola ma che al contrario avevano la consapevolezza di ciò che reclamavano: il diritto a un’istruzione pubblica gratuita e di qualità, che non può essere oggetti di tagli mentre si sprecano soldi, ad esempio, per le spese militari (questo era uno degli slogan). Per questo, sebbene sono d’accordo con Gundam sul fatto che le dispense abbatterebbero i costi delle famiglie, non credo neanche che la partita si possa risolvere… Leggi il resto »
I problemi della scuola italiana sono nati quando si è deciso di passare da una scuola di qualità per i soli meritevoli ad una scuola mediocre per tutti. Vorrei evidenziare che questa mentalità non è figlia di una precisa ideologia politica infatti anche nelle nazioni considerate “comuniste” ci sono scuole di elite che formano le classi dirigenti, perchè questo porta del bene a tutta la nazione, invece noi con questa mentalità abbiamo una classe dirigente imbarazzante ed immobile, a tratti anacronistica . In questo modo la scuola ha perso il suo valore, è diventata un centro di costo e causa… Leggi il resto »
Queste manifestazioni lasciano il tempo che trovano…la stragrande maggioranza degli studenti prende parte a manifestazioni solo per perdere un giorno di scuola…sarebbe opportuno acquisire una maggiore consapevolezza. Questa riforma è un problema, ma all’interno della scuola ci sono problemi che ci portiamo dietro da anni. Sono un ex liceale ormai da qualche anno, e il ricordo che ho della scuola superiore è caratterizzato da luci ed ombre: accanto a docenti preparatissimi (ne ho avuti diversi) che riescono a darti qualcosa anche dal punto di vista umano, ce ne sono altri non all’altezza che hanno come mission la propaganda politica. Chi… Leggi il resto »