GROTTAMMARE – Si è conclusa in questi giorni la seconda edizione di “Libri solidali”, mercatino dei libri scolastici usati di medie e superiori, organizzato dai Giovani Comunisti della provincia di Ascoli Piceno. Il mercatino si è svolto presso la sede di Rifondazione Comunista di Grottammare e ha contato sul contributo permanente di cinque volontari, più altri volontari saltuari.
Il servizio è stato aperto al pubblico per cinque settimane, dal 23 agosto al 24 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18.30 alle ore 20.00. In meno di 40 ore di apertura i risultati sono stati entusiasmanti, considerando che l’iniziativa si è pubblicizzata soprattutto con il passaparola. Lo rende noto Fosco Travaglini, coordinatore provinciale dei Giovani Comunisti.
Ecco i numeri che fornisce: 74 famiglie che hanno consegnato libri; 1934 titoli consegnati classificati, pari a 2708 volumi (alcune centinaia non sono stati classificati perché fuori commercio, per via dell’accelerato cambio delle edizioni); 256 titoli venduti, pari a 381 volumi (sarebbero stati almeno il triplo senza il quasi annuale cambio di edizione!); 110 famiglie che hanno comprato libri; 2714,25 euro di risparmi procurati (in realtà la cifra è superiore poiché spesso gli stessi libri hanno costi più elevati di anno in anno); 200 circa utenti hanno rivolto richieste.

“Libri solidali” – afferma Travaglini – “è un’azione politica a tutti gli effetti, anche se non chiede voti e non si muove necessariamente dentro le istituzioni. Dimostra che si può lottare contro il caro-libri, che è del 3-5% annuo. Dimostra che si può ragionare con le famiglie sull’ingiustizia di un sistema che rende l’istruzione una merce al pari delle altre, quando dovrebbe essere un diritto garantito a tutti (per questo proponiamo il comodato d’uso gratuito dei libri di testo nella scuola dell’obbligo, come avviene in altri paesi esteri). Dimostra che si può tentare collettivamente e mutualmente di contrastare la crisi del capitalismo, che fa pagare, in basso, ai ceti più deboli il disastro provocato, in alto, dai grandi capitali e dalla finanza.
Anche per queste ragioni siamo con gli studenti che manifestano in questi giorni nelle città italiane, tra cui San Benedetto del Tronto, contro la riforma Gelmini-Tremonti”.