ATESSA – “Ho visto il  piglio di una grande squadra, ma non mi è piaciuto il fatto che ci siamo disuniti dopo il gol preso”. Tiziano Giudici a fine match mostra un cocktail di soddisfazione e rimpianti. Ha visto una buona manovra contro una squadra certo ostica, ma che pur giocando in casa è stata comunque spesso disposta a giocare prevalentemente di rimessa.
E’ un segnale, no? “Certo – risponde l’allenatore rossoblu – loro li abbiamo visti prevalentemente agire in ripartenza, Lima non ha fatto molte parate. Sono soddisfatto, ma dobbiamo gestirci meglio, il rammarico è che bisognava vincere, loro non tiravano, ci accontentiamo però volevamo vincere, lo ripeto”.
Pazzi in difficoltà sul ginocchio, Bianchi e soprattutto Di Vicino ancora non al top. Oresti e Rulli, cuore del centrocampo, acciaccati, Zazzetta fuori, il fatto poi è che, come diciamo da inizio campionato, la difesa è ancora da registrare, fa sbandare la squadra, e quando becca il gol genera sfiducia, come avvenuto qui ad Atessa nel finale del primo tempo. L’abbiamo scritto nella nostra diretta, il fischio finale del primo tempo poteva essere ed è stato a tutti gli effetti un toccasana per riprendere consapevolezza della propria forza e della tutto sommato non irresistibilità degli avversari.
Questa Samb non deve avere paura di nessuno, vero mister? “Senza dubbio dobbiamo lavorare sugli errori, non ripeterli, evitarli ed evitare i conseguenti sbandamenti. La cosa che mi è piaciuta meno è stato il calo caratteriale del primo tempo, quello che mi è piaciuto di più è stato aver visto una squadra offensiva, il due a uno l’abbiamo buttato via più volte in particolare nel finale. Domenica vogliamo tutti il massimo, dobbiamo portare al minimo il tasso di errori. Il torneo è lungo, serve una continuità di risultati e la stiamo avendo, alla vigilia si diceva che questo campo era un banco di prova. Beh, devo dire che pur con i nostri attuali limiti, in particolare fisici, la prova l’abbiamo superata”.