ASCOLI PICENO – Dopo i numerosi malori gastrointestinali ravvisati dalla popolazione folignanese, la situazione dell’acqua è tornata alla normalità e a prendere parola adesso è proprio la Ciip che risponde agli attacchi gratuiti dei giornali e dei politici.
A ricostruire l’intera vicenda dell’inquinamento è proprio Dino Capocasa, direttore generale della Ciip, che chiarisce come l’avvenimento sia stato del tutto accidentale e che danni come questi siano imprevedibili nei luoghi e nei tempi. Facendo un breve excursus, il direttore ha spiegato come l’episodio si sia scatenato tra giovedì e venerdì quando la Ciip è stata contattata dall’amministrazione comunale di Folignano per la perdita di potabilità dovuta ad un guasto interno.
«La rottura – sottolinea Dino Capocasa – è stata localizzata nella zona di Santa Maria a Corte grazie ad uno strumento elettromagnetico che ha evidenziato una tubatura rotta ad una profondità di circa un metro e settanta lungo la strada comunale. Il guasto ha richiesto diversi giorni di lavoro da parte dei tecnici della Ciip che hanno provveduto all’ installazione di un bypass per limitare la fuoriuscita dell’acqua su un pozzetto posizionato sulla conduttura e alla successiva pulizia dei serbatoi».
Con le sue parole il direttore Dino Capocasa ha inoltre fatto una panoramica sulle condizioni generali dell’intero impianto idrico comunale che nonostante sia attivo da oltre quarant’anni risulta in buono stato, e l’inquinamento è stato causato da un’intersezione fognaria sovrapposta all’acquedotto.
E’poi intervenuto Giacinto Alati, presidente della Ciip, che ha ribadito come l’Ente sia disposto ad assumersi le responsabilità dell’ accaduto e al risarcimento dei danni qualora risulti direttamente responsabile dell’inquinamento. Inoltre lo stesso presidente ha risposto agli attacchi dei politici e dei giornali chiedendo il rispetto per tutti gli impiegati che lavorano nell’Ente.
«Non ho mai detto al sindaco Angelo Flaiani di non bere l’acqua – sottolinea Giacinto Alati – e se l’avessi fatto sarei stato un incompetente. Sono stato attaccato dai politici che mi hanno etichettato come “fermano” come offesa e dai giornali che in questi giorni invece di chiedere spiegazioni in merito all’accaduto, sono giunti a conclusioni affrettate mancando di rispetto ai tecnici e agli impiegati che operano per fornire un servizio pubblico alla cittadinanza.»
Infine il presidente ha voluto ringraziare il sindaco di Folignano e i cittadini che non hanno avuto reazioni scomposte chiedendo agli amministratori del territorio, di sostenere l’acqua come bene pubblico e prendere provvedimenti perché rimanga tale.