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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quello delle freccette è uno sport che sta prendendo sempre più piede anzi meglio dire mano. Questo hobby importato dall’Inghilterra e ora divenuto sport a tutti gli effetti, potrebbe divenire dal 2012 perfino una disciplina olimpica. Nel frattempo migliaia di giovani in tutta Italia, dove si chiama Soft Dart (appartenente alla federazione Fidart), lo praticano e tra questi vi è il sambenedettese Giuseppe Bruni che ha vinto ben due medaglie di bronzo alle recenti finali dei campionati italiani di Serie D svoltisi dal 17 al 19 Settembre presso il Palaexpomar di Caorle (Venezia), località che ospita da una decina di anni questo evento e che nel 2008 ha anche ospitato i campionati Europei di questo sport in ascesa. Alla manifestazione solo nella categoria D hanno partecipato 250 atleti provenienti da tutta Italia.
Bruni ventinovenne e titolare del bar-negozio Muscle Nutrion Caffe (sito in via Umbria n.40), dove c’è un’apposita pedana per l’allenamento di Soft Dart, è dunque salito sul podio classificandosi terzo sia nel singolo che nel doppio dove ha gareggiato col maceratese Mattia Serra. In pratica l’atleta rossoblu è terzo anche nella classifica nazionale generale Soft Dart di serie D. A San Benedetto del Tronto ci sono una ventina di club praticanti tra cui quello fondato da Bruni e chiamato Muscle bar darts.
In Italia come già detto questo hobby (o gioco o sport che dir si voglia) si chiama Soft dart in quanto la punta della freccetta è di plastica, scelta dalla Federazione (Fidart) per ragioni di sicurezza. In altri paesi europei si chiama invece Steel darts perché viene utilizzata la freccetta con la punta metallica. Comunque sia, per praticare questo originale sport ci vogliono concentrazione, mano ferma, polso sicuro, buona vista e la determinazione necessaria a non accusare la pressione dell’avversario. Sono questi i requisiti per diventare campioni di Soft Dart (lancio di freccette).