Da Riviera Oggi in edicola N. 840

Consorzio Turistico Piceno: novità molto interessanti. Nel numero scorso ho ribadito la necessità di creare un Ente Turismo che raggruppi tutte le esigenze degli operatori e le metta in pratica dopo un’assemblea annuale da tenersi a fine settembre o anche poco prima.
Farla finita quindi con le numerose iniziative personali che creano soltanto confusione: con un catalogo cadauno, un nome cadauno da pubblicizzare (chi Riviera delle palme, chi Perla dell’Adriatico, chi Cupra da scoprire, chi uno per uno i  vari e bellissimi paesi della nostra collina, eccetera). Serve un solo catalogo ed un solo nome: PICENO per identificare il nostro territorio, dal mare alla montagna.
Riguarda anche i privati che, teoricamente, potrebbero fare quello che vogliono. Non è così, anch’essi (a parte la promozione del proprio singolo albergo, chalet o altro) devono attenersi ad un progetto comune attuato dall’Ente primario (chiamiamolo Consorzio o come preferite) dopo aver ascoltato e discusso con le varie asssociazioni di categoria, da quelle degli albergatori a quelle delle altre strutture turistiche.
Dov’è la novità, visto che da più giorni dico queste cose?
C’è ed è secondo me importantissima. Venerdì sera, durante la cena conclusiva di “Vivendo il Piceno”, ho avuto modo di elogiare la bellissima iniziativa ma anche di capire come la pensa lo stato maggiore (turistico) della nostra provincia. Erano presenti infatti il presidente Celani e l’assessore al turismo Bruno Gabrielli.
Questo ultimo, a mia precisa domanda si è tenuto un po’ sul vago ricordandomi però che già esiste una struttura che ha il compito di catalizzare tutte le iniziative turistiche picene. La sua sigla è STL cioè Servizio Turistico Locale.
Evidentemente c’è ma non si vede, ho chiesto quindi spiegazioni a Celani.
La sua risposta è stata sorprendente, ha infatti definito così il cosiddetto STL: «E’ un ectoplasma. Esiste solo sulla carta e non produce nulla di concreto. E’ un fantasma. E’ assolutamente indispensabile creare un punto di riferimento  unico che catalizzi tutte le singole iniziative, che oggi creano soltanto confusione. Il nome ideale da dare al territorio sarebbe Piceno e mi batterò per imporlo, perchè credo che ne beneficerebbe tutta la provincia, da Acquasanta, ai sibillini, al mare. Mi batterò affinché si realizzi quello che lei sta suggerendo sul suo giornale»
Non nascondo che la cosa mi ha fatto piacere come credo lo farà a tutti i cittadini della nostra provincia se il progetto (tra l’altro in vigore in molti altri territori italiani che vanno per la maggiore) vada in porto.
Mi auguro anche che tutto l’arco politico collabori alla sua realizzazione, mettendo da parte quelle ostilità per partito preso, delle quali noi italiani siamo… campioni del mondo.
Chiaramente Piero Celani ha, per noi, sfondato una porta aperta e, per questo motivo, nel prossimo numero di Riviera Oggi approfondiremo con lui un argomento al quale, (come dimostrato da vari commenti sulla nostra testata on line) i cittadini piceni tengono moltissimo e si aspettano risultati concreti.