GROTTAMMARE – Ad intervenire sulla questione Grande Opera con una replica pubblica è il sindaco Luigi Merli che risponde ai consiglieri di Grottammare Futura e, più precisamente, al loro intervento dei giorni scorsi.

“C’è confusione – esordisce il sindaco –  o per mancanza di informazioni, o per scarsa riflessione sul contesto in discussione”.

Luigi Merli “porta a conoscenza” a Sandro Mariani, esponente di Grottammare futura, che quella di giovedì scorso al bocciodromo era la quarta assemblea partecipata, denominate “Periferie in centro”, avviate prima dell’estate dall’amministrazone proprio per discutere dell’area ex-Ruffini: “Pertanto, definire assurda la realizzazione di una Grande Opera perché non si è analizzato il contesto urbanistico e le necessità della città è paradossale, per non dire ingannevole”.

“Mariani – continua il sindaco – cita  appartamenti da realizzare nella lottizzazione Traini (leggi zona chiesa Madonna della Speranza), senza farci capire come possa questo far parte della discussione pubblica in atto per la variante urbanistica dell’area Ex Ruffini. I criteri di realizzazione di quella urbanizzazione sono dettati dal Prg. Leggo, poi, di un centro commerciale nell’area ex Arena, cosa che non risponde assolutamente a verità perché quella è una specifica realizzazione vincolata sia al recupero dell’occupazione, sia a determinate e specifiche possibilità commerciali, il che non vuol dire un centro commerciale come lo si intende comunemente, bensì, infatti, un luogo di valorizzazione dei prodotti di eccellenza marchigiani”.

Il sindaco risponde a Marinai anche per  quanto riguarda la visione del piano regolatore vigente nei riguardi dell’area ex-Ruffini: “Mi meraviglio fortemente della lettura che l’architetto Mariani dà della previsione del Prg nella lottizzazione in cui è inclusa parte dell’area ex Ruffini. È una lottizzazione, quella, che prevede realizzazioni artigianali e commerciali e la cessione di aree nelle quali il Comune avrebbe voluto realizzare infrastrutture per il florovivaismo. L’attuale richiesta del privato nulla modifica delle previsioni del piano regolatore, in merito alle volumetrie, che rimangono esattamente quelle del Prg, quindi, quello che l’architetto Mariani asserisce è completamente falso”.

“L’architetto Mariani – conclude Merli – e ogni altro cittadino di Grottammare possono essere portatori di idee interessanti e come tali ascoltati, le loro idee accolte e messe in discussione, e nelle assemblee questo già avviene. Quindi, invitiamo l’architetto Mariani e tutti i cittadini grottammaresi alle future assemblee che organizzeremo, per condividere questo percorso come sempre nella ricerca del bene comune. Sul florovivaismo, che è una delle più importanti realtà economiche della città, bisogna fare riflessioni serie e ascoltare anche le reali necessità degli operatori, perché altrimenti facciamo soltanto voli pindarici senza costrutto”.