SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un milione e seicentomila euro di finanziamento regionale per un progetto di recupero urbano sull’asse Albula-Paese Alto, con la realizzazione di 36 alloggi destinati a edilizia popolare e convenzionata.
La notizia è stata data sabato dal sindaco Giovanni Gaspari. Gli alloggi saranno gestiti dall’Erap.
Sempre riguardo a quella zona della città, Gaspari ha annunciato l’intenzione di cambiare la destinazione urbanistica della ex scuola Borgo Trevisani, destinandola a “servizi di quartiere”, sancendo così anche nella norma il suo utilizzo già effettivo in tal senso.
Riassumendo gli obiettivi a medio termine del Comune riguardo l’edilizia sociale, il sindaco ha espresso queste cifre:  “Alla fine del mandato lasceremo alla città 172 alloggi di edilizia convenzionata e sociale: 36 nella zona Santissima Annunziata, 36 dal piano di recupero della zona dell’Albula, cento dal Progetto Casa comunale, per il quale la Provincia ha approvato la valutazione ambientale strategica. Sono 12 progetti privati di recupero dell’edilizia degradata e dei capannoni abbandonati, distribuiti su tutta la città, che portano al patrimonio comunale una grande quantità di risposte all’emergenza abitativa. Questo è quello che lasciamo alla città, mentre la giunta Martinelli in cinque anni ha del tutto tralasciato questo problema”.

Per quanto riguarda i sette nuclei familiari che occupano abusivamente degli appartamenti in via La Malfa all’Agraria, precludendo l’accesso a coloro che ne hanno diritto in base alle graduatorie di assegnazione, il sindaco vede la fine dell’annosa questione:  “Il 24 ci sarà un nuovo accesso dell’ufficiale giudiziario, si verificherà quanta gente si trova ancora in quelle case e ho buone ragioni per ritenere che il numero sarà inferiore ai sette nuclei originari. I servizi sociali dei rispettivi Comuni (alcune famiglie hanno la residenza a Martinsicuro e Monteprandone, ndr) si sono attivati con delle soluzioni alternative, se non vanno via diventa un problema di ordine pubblico”.