Elezioni. Un lettore scrive nel suo commento: «Pensa a quei ragazzi che hanno studiato, affrontato un concorso e si sono piazzati bene sperando che presto potrebbero essere chiamati a coprire il fatidico posto Pubblico.
E invece no… facciamo un nuovo concorso… forse i prossimi in graduatoria non sono amici? Ed a queste affermazioni come in precedenza, la risposta non è stata: ”non è così, questi sono i veri fatti e non quelli esposti” ma “Lo avete fatto anche voi… ma noi un pò di meno”, come a dimostrare che in questa politica nessuno è migliore dell’altro. Se queste assunzioni sono una manovra elettorale i chiamati dovrebbero essere grati a chi li ha assistiti e consigliati… ma i restanti 47.000 residenti dovrebbero essere indignati dell’indifferenza e della disonestà riservata a loro o ai loro cari» Un pensiero che dice molto e sul quale riflettere. Magari prima di votare o di… non votare.
Turismo. Alcuni giorni fa lanciai l’idea di un Ente turistico ideato per rappresentare (con tanto di presidente, segretario e due-tre consiglieri non di più) tutti coloro che oggi si interessano di promozione turistica in modo indisciplinato, disordinato e, spesso e volentieri, pro domo sua. Vedi le missioni all’estero (finanziate dal denaro pubblico) di questi tempi. Organizzate in modo disgiunto e scoordinato, risultano spesso più gite goliardiche che altro. Con risultati che, poi, ognuno rivendica per meriti propri. «Grazie a noi sono arrivati tanti turisti dalla nazione x” è un ritornello uguale per tutti. Chissà perché poi sono sempre gli stessi. Consorzio Turistico Piceno (a qualcuno l’acronimo CTP è piaciuto moltissimo) il nome da dargli perchè è ormai impensabile (e questo lo capirebbe anche un bambino di 5 anni) che Ascoli e la Riviera delle Palme programmino le stagioni turistiche per conto proprio. Il Piceno è una realtà che va spinta con tutte le nostre forze. Ho chiesto un parere a qualche interessato ed è rimasto entusiasta di una simile possiblità Così anche molti lettori che hanno espresso il proprio assenso con i commenti o telefonicamente. Quindi, se l’idea è buona perché non attuarla? Dissi anche che la politica deve restarne fuori. L’elezione andrebbe fatta tra i presidenti delle Pro Loco, i rappresentanti nominati da tutti gli albergatori e da tutti gli chalet, dai presidenti dei Consorzi turistici e altri che ora non mi vengono in mente, in un’assemblea biennale da tenere negli ultimi giorni di settembre. Agli eletti andrebbe data “carta bianca” dopo che tutti insieme hanno definito insieme la “costituzione”. Per i particolari tecnico-burocratici ci pensi chi è più esperto di me. Cosa prevedo? Che non accadrà nulla perché il “piccolo” beneficio personale è (purtroppo) troppo forte per farsi “sopraffare” da quello comunitario.
Comunicazione ai lettori. Pregherei coloro che commentano di ridurre al minimo le diatribe personali che spesso portano fuori tema e interessano molto relativamente chi legge. Il dialogo fa crescere ma non quando diventa uno sterile botta e risposta che non produce benefici, nè favorisce il pluralismo. Il nostro giornale vorrebbe ampliare le vedute dei singoli lettori (il nostro slogan è: il cittadino non è più solo) e permettergli magari anche una migliore valutazione nel momento in cui dovrà scegliere gli amministratori pubblici. E’ da loro infatti che dipende la vivibilità economica e ambientale di un qualsiasi comune.
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Caro Direttore, a proposito di turismo…ti riporto quanto scrissi alcuni giorni fa: “Un Consorzio Turistico Piceno….con sigla CTP….l’idea è suggestiva e sicuramente condivisibile. Tu sai bene che in tempi non sospetti questa idea fu lanciata dal sottoscritto (è riportata in una intervista sul tuo giornale…). Il problema è però che tale progetto è improponibile finchè esiste e non si chiude l’attuale carrozzone del Consorzio Riviera delle Palme… E sai anche bene come la politica ‘nostrana’ sia contraria a questa idea di chiuderlo…non solo e non tanto perchè funge da ’sede di partito’ distaccato ( e gli ‘indizi’ in questo senso… Leggi il resto »
Se gli operatori si accordano per creare il CTP o l’APT, la politica può solo assistere impotente e Consorzio, le associazioni degli albergatori, le varie Pro Loco ecc. sarebbero parte integrante ma determinante perché eletto da loro sarebbe il presidente del CTP o dell’APT.
Caro Direttore, permittimi e ti chiedo: ma vogliamo continuare a non capire? Come puoi pensare di creare un ente turistico provinciale fatto da imprenditori ma nel quale sia compreso l’attuale carrozzone Consorzio Turistico Riviera delle Palme che è una società per azioni che gode di contributi pubblici dei Comuni cioè dei soldi delle nostre tasse che producono, come sappiamo bene noi operatori e sai bene anche tu, nulla o quasi e solo a pagarsi le spese di ufficio?? E come puoi dire che “la politica assisterebbe impotente…” se pensi di includere in questo ipotetico ente il Consorzio Riviera delle Palme… Leggi il resto »
Chiarisco: ho semplicemente detto che tra i candidati andrebbero inseriti l’attuale presidente del Consorzio, i presidenti delle Pro loco e altri, insomma tutti coloro che negli ultimi anni si sono interessati di promozione turistica. Coloro cioè che dovrebbero costituire democraticamente, tramite assemblee ed elezioni, le cariche direttive. La politica o l’influenza dell’attuale Consorzio cosa c’entra? L’importante è che si dia la carica di presidente ad una persona in grado di coordinare le operazioni di quei “gruppetti”, che in modo disordinato e, senza nemmeno sentirsi prima, vanno a “fare promozione” in giro per l’Europa come se andassero a farsi una bella… Leggi il resto »
La discussione si fa interessante e diventa necessario entrare nei contenuti. Il Consorzio Turistico Piceno (o qualunque altro nome gli si voglia dare) deve essere una sorta di singola interfaccia con la PA oppure deve essere un organo decisionale. Quest’aspetto è fondamentale per capire la configurazione degli attori che dovrebbero parteciparci. Se si dovesse configurare come un’organo decisionale non si può tralasciare la componente istituzionale di comuni e Provincia. Se invece si opta per la scelta del singolo punto di contatto con la PA il Consorzio turistico tradizionale dovrebbe essere smantellato (e questo lo vedo molto difficile per tutti gli… Leggi il resto »
” ma in ogni degli scenari illustrati si ha la necessità di un forte commitment da parte dei cittadini nei confronti della PA e degli operatori nei confronti delle Associazioni”
Ma quanti dei lettori sanno cosa voglia dire ‘commitment’, quando si può invece usare un comprensibiliissimo ed italianissimo “impegno”?
Il commitment non è l’impegno (quello è l’effort….). Il commitment è far si che le persone si identificono con gli obiettivi dell’iniziativa e che siano stimolate ad agire nell’interesse dell’obiettivo preposto.
Capisci che commitment è molto più agevole da usare….
Commitment = impegno (essere impegnati a, impegnarsi a fare), effort = sforzo (in senso quasi fisico più che intellettuale). Comunque entrambe hanno un equivalente italiano perfettamente idoneo: gli anglicismi da venditori di prodotti non servono.
Ho spiegato esaustivamente cosa si intende con commitment e non mi sembra un concetto assimilabile solamente con la parola impegno bensì necessita si una perifrasi….