CONTROGUERRA – Un disguido nella prenotazione rischia di rovinare la vacanza ad una coppia di turisti di Bologna che avevano intensione di soggiornare in una struttura ricettiva di Controguerra. I due giovani raccontano del loro arrivo il 20 agosto scorso al Bed&Breakfast La Torretta, dove non trovano libera la stanza prenotata 2 mesi prima tramite e-mail. «Non vi siete fatti risentire e non avete versato nessuna caparra», spiega loro il titolare, ma la coppia racconta: «a quel punto gli facciamo civilmente notare che la caparra non era stata richiesta e che eventualmente avremmo dovuto essere noi a disdire, non certo lui di ufficio. Dopodiché, senza scusarsi minimamente, si mette sulla difensiva e ci chiede di venir dentro per studiare una soluzione alternativa». Per porre rimedio a questo inconveniente, le proposte dell’albergatore sarebbero state prima di dormire nella hall, in magazzino, oppure mettendo a disposizione la propria camera, o in alternativa, di cercare un’altra soluzione sulla costa. La coppia denuncia il trattamento ricevuto accusando il titolare di «non aver avuto remora nei nostri confronti, non essendo noi ricchi milanesi o veneti di mezza età».

L’albergatore, però, spegne ogni polemica e parla di equivoco. Spiega, infatti: «un mese dopo lo scambio di e-mail, in cui avevo dato la disponibilità di una stanza per il giorno richiesto, la coppia mi ha telefonato per avere la conferma ed io ho risposto che c’era bisogno di un acconto per definire la prenotazione, dando loro anche gli estremi del mio conto in banca». E poi continua: «In questo mese l’acconto non è mai arrivato, loro non si sono fatti più sentire ed io purtroppo il loro numero di telefono non ce l’avevo. Ho deciso però di tenere lo stesso libera la stanza». Ma nel tardo pomeriggio del 20 agosto, senza aver sentito telefonicamente né visto arrivare la coppia bolognese, decide di consegnare le chiavi della stanza ad altri clienti. All’arrivo dei ragazzi, mezz’ora dopo, il titolare dice di aver cercato una soluzione dignitosa all’inconveniente, quasi pregandoli di rimanere lo stesso, ma senza riuscire a trattenerli: «ho proposto loro la mia camera e ho tentato di convincerli seguendoli fino all’auto prima che partissero, ma erano decisi a cercare  una sistemazione sulla costa».

L’albergatore, per concludere in maniera serena,  dice: «capisco il loro disappunto e sono molto dispiaciuto per questo che non è altro che un equivoco, ma io ho fatto il possibile». Continua: «l’ospitalità del nostro bed&breakfast è ritenuta la migliore della zona e non è mai successo che noi facessimo preferenze di età, provenienza o estrazione sociale. Per risolvere senza polemiche la faccenda, intendo offrire ai due ragazzi un soggiorno gratis l’estate prossima».