CUPRA MARITTIMA – Oggi, nella famosa era della Globalizzazione, tutti sono quotidianamente sempre più a contatto con altri popoli. Per vivere con serenità c’è bisogno di comprendersi e proprio per questo il Comune di Cupra Marittima assessorato alle politiche sociali Anna Maria Cerolini, il consigliere delegato alle politiche giovanili Luca Vagnoni, in collaborazione con la Consulta Giovanile Francesco Brutti e l’Associazione Gotarà Onlus per il Fondo Tonino Mignini, organizzano “Conoscerci per incontrarci”.

Gli incontri sono incentrati sulla tolleranza, sull’integrazione, sulla comprensione dell’altro ed iniziano sabato 18 settembre alle ore 17 presso la Sala Consiliare con il dibattito sul tema “Importanza della partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale e reali possibilità di attuazione”, con il giornalista congolese Jean Leonard Touadi.

Si prosegue sabato 25 settembre alle ore 9.30 presso il cinema Margherita con Marco De Angelis, docente di Filosofia Teoretica, che presenterà il suo libro “Dio benedica l’Islam”. Sabato 2 ottobre invece l’appuntamento è alle ore 17 in sala Consiliare con Letizia Banching, operatrice Help Nepal, che presiederà l’incontro “Conoscere il Nepal”. Altro evento di ottobre è la presentazione, sabato 9 ottobre alle ore 9.30 al Cinema Margherita, del libro di Fabio Geda e Enaiathollah Akbari “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Si chiude questo primo ciclo di incontri sabato 16 ottobre alle ore 16.30 presso il Cinema Margherita con lo spettacolo teatrale di Triboulet “Lampedusa”, regia di Maria Adele Giommarini, compagnia “Stabile degli stracci” di Roma.

«Attraverso ”Conoscerci per incontrarci” – ha spiegato la Cerolini – vogliamo cercare aprirci al mondo esterno, tentando di capire quale sono le problematiche dei popoli. Viviamo oggi in una società multiculturale e dobbiamo confrontarci con l’altro, con le persone che vengono da altri luoghi, apprezzando i loro pregi e provando a comprendere i loro difetti. Solo così si crea un terreno per l’integrazione».

Ha aggiunto Vagnoni: «Questi eventi sono per noi giovani un arricchimento personale che ci permette di conoscere la cultura delle popolazioni a noi lontane. L’obiettivo è quello di cercare di guardare con occhi nuovi le altre nazionalità. Il messaggo che deve partire da noi ragazzi è che è possibile stare insieme conoscendoci meglio, superando i giudizi superficiali».