SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La decisione dell’ Unità di crisi convocata il 30 agosto ha fortemente ridimensionato la richiesta dell’assessore alla pesca della Regione Marche». Parla così l’Assimpesca in riferimento all’iniziale intenzione di Sara Giannini di prolungare il periodo di fermo pesca obbligatorio nell’Adriatico fino al 19 settembre.

Al contrario, come già annunciato, sarà possibile tornare in mare dalla mezzanotte di domenica 5, con il coinvolgimento di tutti i compartimenti adriatici da Trieste a Bari, ad esclusione dell’Abruzzo, che effettua il fermo proprio a settembre.

«Questo – si legge ancora nel comunicato – è anche un successo della marineria sambenedettese fortemente sostenuta dal direttore Federpesca Luigi Giannini che ha ben interpretato le necessità delle nostre imprese che negli anni hanno notevolmente investito nel settore rinnovando quasi nella loro totalità i motopesca».

Questa vicenda deve servire a tutti quale lezione per il futuro per impegnarsi da subito a lavorare su un nuovo modo di affrontare la tutela eco biologica delle risorse ittiche tramite i fermi prolungati di più mesi nelle aree di pesca a maggiore rischio di rottura degli stocks naturali ma non fermando le attività e pertanto non richiedendo alcuna forma di compensazione e utilizzando i fondi per la ricerca e la formazione. La nostra associazione è ben lieta di dare il proprio contributo a trovare le migliori condizioni per  l’attuazione di questi programmi che potranno portare nel breve periodo ad una autogestione delle risorse insieme ai Paesi frontalieri».