SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Verso l’esordio in campionato con una strana sensazione: forse l’attesa è stata inusualmente troppo lunga (il campionato scorso è terminato a fine aprile), forse i colpi di mercato (la conferma del blocco vincente, Pazzi, Bianchi e Covelli) sono avvenuti già a giugno, forse l’entusiasmo per la vittoria dell’Eccellenza si è placato a fronte di un torneo, quello di Serie D, certamente non eccitante per la tifoseria sambenedettese; forse, infine, il pre-campionato non ha dato quelle risposte che ci si attendeva, ovvero una Samb già dominatrice rispetto alle concorrenti.

Domenica, a Civitanova, contro una delle pretendenti ai quartieri alti (assieme al Rimini e al Teramo, almeno sulla carta), la parola passa alla classifica. La Samb 2010-11, per ora, sembra costruita per primeggiare, ma, rispetto ad un anno fa, non ha i galloni dell’ammazza-campionato. Un torneo sicuramente difficile, imprevedibile per la presenza obbligatoria di quattro giovani nati dal 1990 in poi, reso ancor più duro dall’allargamento alla Romagna per un totale di 20 squadre (solo una accederà alla Seconda Divisione). Solo 500 gli abbonamenti sottoscritti fino ad ora, in confronto con i quasi duemila finali di una stagione fa (anche se a San Benedetto vi è la costante di recarsi a sottoscrivere l’abbonamento solo dopo che è terminata l’estate): ma le prime partite potrebbero invertire l’andamento per ora insoddisfacente.

Intanto la Samb sta provando il giovane esterno Mattia Tamalio, classe 1990, un anno fa autore di una rete in 26 presenze a Monterotondo. Il centrocampista esterno è figlio di Corrado, attaccante nella Samb degli anni ’70. In questi giorni si deciderà se tesserare Grieco e Costanzo, mentre Cau, per qualche giorno in prova, e il giovane Bianchini non sono stati tesserati.