dal settimanale Riviera Oggi Estate in edicola
MARTINSICURO – Nei giorni scorsi abbiamo intervistato Pierfrancesco Ciaralli, presidente di Martintour, l’associazione degli operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa. Sull’esito della stagione turistica e sugli sviluppi della vicenda “scarichi del Vibrata”. Vi riproponiamo l’intervista uscita sul settimanale in edicola da venerdì 27 agosto, che contiene un interessante speciale con le opinioni degli omologhi di Ciaralli lungo la costa picena.
Com’è stata l’affluenza di turisti?
«Non posso dare numeri perché la stagione non è ancora terminata. Posso dirle, però, che ci eravamo preparati al peggio quest’anno, vedendo le conseguenze della crisi economica, e invece è andata meglio delle aspettative. Dopo un giugno penalizzato dal tempo, a luglio piano piano la situazione è migliorata, fino ad arrivare a questo fine agosto che “stava” tirando forte…».
E poi è arrivata l’emergenza inquinamento del torrente Vibrata. L’evento sta provocando danni economici?
«Sicuramente. Molti turisti hanno disdetto le loro prenotazioni, ma il danno peggiore non è quello immediato, ma quello futuro: è l’immagine di Martinsicuro e della costa vibratiana ad essere minata se non spieghiamo bene ai turisti come stanno le cose e se continuiamo a trattare l’argomento con superficialità».
Cioè?
«I problemi di inquinamento riguardano una zona circoscritta limitata alla foce del torrente Vibrata e al mare fino a qualche decina di metri da essa. E poi l’emergenza è monitorata costantemente e sta rientrando: non sono io a dirlo ma l’Arta (ndr. Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente). Bisogna dirlo chiaro e forte: al di fuori di questa zona il bagno in mare è possibile in tutta sicurezza. E in questi giorni c’è un’acqua limpida e pulitissima. Certo sarebbe stata ben gradita una presa di posizione chiara da parte degli amministratori regionali con un certo potere politico e un’alta visibilità mediatica, perché in fondo la nostra zona produce quasi il 70% dell’economia turistica balneare abruzzese…»
Secondo lei è a rischio la Bandiera Blu dell’anno prossimo?
«No, non credo. Uno dei vincoli che porta la Bandiera Blu è quello di monitorare settimanalmente il mare con prelievi mirati: l’emergenza sta già rientrando quindi non dovremmo avere problemi in futuro. Altrimenti sarebbe una sconfitta per tutti».
Tornando all’ordinario, secondo lei, su cosa deve puntare Martinsicuro in futuro?
«In una logica di marketing che non sia propria solo degli operatori turistici. Mi spiego meglio: i turisti che vengono da noi apprezzano la tranquillità della zona e l’eccellente rapporto qualità/prezzo delle strutture e questo basta a nascondere alcuni nei della cittadina, attirando le famiglie. Quindi, sulla scia di quello che, unendo l’azione di tutti i comuni della costa nord del teramano, si è riusciti a fare per la sicurezza delle strade, ottenendo un pattugliamento di polizia più intenso, c’è bisogno di una maggiore attenzione alla pulizia e ai servizi cittadini e di un coordinamento comunale delle manifestazioni estive, affinché siano razionalizzate. Colgo l’occasione per ringraziare le associazioni private per come hanno animato l’estate martinsicurese».
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