ALBA ADRIATICA – Canapa indiana sul balcone, in tre vasi parzialmente occultati da una copertura di canne. I Carabinieri del Nucleo operativo di Alba Adriatica hanno effettuato nella mattinata di lunedì 30 agosto un blitz nell’appartamento di Ubaldo Marini, 39enne idraulico del posto, che da tempo era tenuto sotto controllo. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione e coltivazione di cannabis e condotto nel carcere di Castrogno. Dalla perquisizione effettuata nell’appartamento sono stati trovati e sequestrati anche un centinaio di semi di canapa indiana e 5 grammi di hashish.
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Se si rovina la vita ad un uomo – arrestandolo – per 3 piante sul balcone, come possiamo credere nella giustizia?
Non conosco l’uomo, ma esprimo la mia somma tristezza e totale solidarietà.
Giusto se nelle intenzioni dell’arrestato non c’è (non c’era) la voglia di rovinarne altre di vite, la sua compresa.
Mi sorprende che si sprecano uomini e risorse per seguire un idraulico che coltiva tre piante invece di concetrare tutti gli sforzi per catturare criminali che compiono azioni ben peggiori.
Basta citare la prostituzione dilagante che c’è ad Alba e sulla costa teramana o i continui furti negli appartamenti.
Spero che sotto questo intervento delle forze dell’ordine ci sia altro.
Fumare canapa non credo proprio che sia peggio che fumare sigarette, sigari o bere alcool.
Per inciso, non bevo e non ho mai fumato alcunché.
La percezione della realtà si può alterare in mille altri modi (peggiori), infatti non sono poche le persone che respirano colle, vernici, lacche ecc…
Cosa facciamo, vietiamo la vendita di quelle sostanze?
Per quanto mi riguarda, punire la coltivazione di canapa indiana con l’arresto è demenziale. Un uomo arrestato, è un uomo distrutto.
Ma spero ci sia altro sotto.
Se esiste una legge, va rispettata, giusta o sbagliata che sia. Questo è vero. Ma fa specie leggere che il poveraccio (che con tre piantine poteva al massimo rollarsi qualche cannetta in pace sul terrazzo, mica ambire a fare lo spacciatore…) era sorvegliato, che le forze dell’ordine non avessero qualcosa di più importante da fare… Quando un pazzo mi ha preso di mira e forato per 12 volte le ruote nottetempo, ho chiesto aiuto ai carabinieri che mi hanno bellamente risposto che non potevano certo mettersi a sorvegliare uno per una questione irrisoria come questa… Se poi vogliamo metterla sul… Leggi il resto »
Il soggetto in questione non è stato arrestato per il presunto uso che ne avrebbe fatto delle piante, bensì perché c’è una legge che ne vieta la coltivazione in Italia. C’è stata a riguardo anche una sentenza della Corte di Cassazione che ha ribadito il divieto di coltivazione anche di una singola pianta e per solo scopo ornamentale. Probabilmente poi l’arrestato avrà avuto la conversione della custodia in carcere con i domiciliari, con una pena che si estinguerà nel giro di poco. E’ discutibile se vogliamo il sistema legislativo che c’è a monte, e non piuttosto l’operato delle forze dell’ordine… Leggi il resto »
Questa non l’hanno arrestata.
E la notizia è di oggi:
http://torino.repubblica.it/cronaca/2010/08/31/foto/torino_l_erba_della_nonna-6658210/1/?ref=HREC2-8
Alla veneranda età di 83 anni dal carcere tutt’al più si esce, non si entra.
Tanto che, nella maggior parte dei casi, persone con capi di imputazione ben più gravi, dopo gli 80 (se sono ancora in stato di detenzione) non sono considerate più socialmente pericolose e hanno sconti di pena o i domiciliari.
Peccato che a Priebke, nonostante l’età, non accadde la stessa cosa.
La Giustizia non esiste, anche perché il carcere è il posto peggiore in cui “rieducare” un malfattore.
Carcere, domiciliari, pena breve,,, dovremmo quindi dire “bè, allora… per così poco..”..
Invece è un oltraggio alla decenza anche il solo fatto di essere portato via da casa propria per un “reato” di questo tipo!!
Chissà se gli avranno anche messo le manette ai polsi al “delinquente”… Poveri noi.
Che nel 2010, in Italia, in uno stato occidentale e “democratico”, si debba andare in galera per aver coltivato 3 piante vietate sul proprio balcone è quanto di più illiberale possa esistere. Mi sembra veramente una cosa medievale, a prescindere da quale sia la propria idea sul consumo di droghe leggere. Naturalmente non ne faccio una critica alle forze dell’ordine che la legge devono soltanto applicarla, sebbene io nei loro panni non avrei mai avuto il coraggio di applicare una legge che reputo un’ingiustizia: sento la mia coscienza come qualcosa di più importante del mio lavoro e non accetterei di… Leggi il resto »
Penso sia chiaro ad ogni persona di buon senso che tre piante sul balcone vuol dire auto-produzione e non certo piantagione a fine di spaccio (solitamente centinaia di piante alte 2/3 metri). In Italia purtroppo, a differenza di altri paesi, c’è una legge che prevede sole sanzioni amministrative per chi acquista tramite spacciatori e pesanti sanzioni penali per chi coltiva anche una sola piantina. In pratica se un consumatore acquista la sua modica quantità da uno spacciatore compie un atto penalmente irrilevante (ci sono delle tabelle che indicano i limiti massimi per non incorrere in sanzioni penali). Di contro, se… Leggi il resto »