SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Gaspari? Ci si attendeva di più dal suo mandato, anche se ora le cose si stanno rimettendo in moto. Ma comunque penso che nel 2011 il candidato naturale del centrosinistra è lui». Paolo Perazzoli benedice la ricandidatura dell’attuale sindaco, però lancia anche delle sfumature che a dire il vero non sono inedite dalla sua autorevole voce di ex sindaco (per otto anni) e di consigliere regionale del Pd.
Già due anni fa Perazzoli consigliò a Gaspari, nel corso di un’assemblea di partito, di cedere la delega all’urbanistica per alleggerire i propri compiti da sindaco. Ora, sempre Perazzoli, ribadisce un concetto che circola insistentemente nel centrosinistra cittadino. E ovviamente – ma fa meno notizia – nel centrodestra. Quel “poteva fare di più” è una bocciatura? Nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni, poi smentite dal coordinatore comunale Pd Felice Gregori, su una sorta di “gelo” da parte di Perazzoli verso la ricandidatura di Gaspari.
Di gelo, nel colloquio che questa testata ha avuto con l’ex sindaco martedì mattina, non abbiamo trovato grande traccia, onestamente. Diciamo che c’era piuttosto una “brezza di mezza stagione”.
Da una parte infatti il consigliere regionale parla di “ricandidatura naturale di Gaspari nel 2011”, affermando: «I cambiamenti dopo il primo mandato sono pericolosi, possono dare l’impressione agli elettori che si stia bocciando l’operato di un sindaco. E un elettore potrebbe anche pensare di dare il proprio voto all’altra parte, di fronte ad una ammissione di fallimento».
Dall’altra, una tiratina di orecchie al suo compagno, amico, ex vicesindaco Giovanni Gaspari. Ma quel “ci si attendeva di più”, comunque, più che gelo è forse brezzolina. Perchè viene immediatamente depotenziato con osservazioni sistemiche. «I problemi sono a monte, sono nella crisi della rappresentanza politica, sono nel proliferare di sigle e partitini, nella frantumazione delle forze politiche. I consigli comunali spesso sono impossibilitati a deliberare, e in questo vedo anche una conseguenza della cosiddetta preferenza unica. Fu un errore storico istituirla, erano meglio le quartine di nomi. Ora un consigliere si sente proprietario dei propri voti e agisce di conseguenza. Credo che per l’amministrazione di un ente pubblico non sia il massimo. Nei discorsi si usa sempre l’io, mai il “noi”. Nelle riunioni si tende a parlare senza ascoltare. Credo che il Pd, e lo hanno consigliato anche i consulenti di Obama, debba tornare anche al tradizionale porta a porta, al cosiddetto partito della salsiccia».
Tornando al qui e ora, sulle primarie Perazzoli la vede così: «Sono uno strumento utile se servono per sbrogliare nodi politici, ma se c’è già l’accordo sul nome rischiano di diventare propagandistiche. Gaspari vuole passare attraverso le primarie? Credo sia la sua giusta reazione a coloro i quali, non esplicitamente, hanno messo in discussione la sua figura e la sua ricandidatura».
Il che, però, suona un po’ come una indiretta conferma che in fondo in fondo, nel Pd, l’unanimismo messo in scena da Gregori non sia stato esattamente tale, fino ad ora.
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Carissimo Paolo , di mestierante della politica ti sei tenuto molto sul chi va là.
Tu vorresti ricandidare Gaspari? che Dio te ne benedica le sue COLPE e il suo modo di gestire un Comune.
Tu sei un perfetto conoscitore e non potevi bocciarlo, ci saranno altri a farlo, anche per tuo conto, e, i conti ritorneranno.
La politica ha il pregio di negare l’evidenza e soprattutto quello che si è dichiarato prima, ovvero dire una cosa per poi negarla.
Trovo che la totale mancanza di Meritocrazia in un Partito che si professi Democratico è il simbolo della totale sconfitta del progetto “PD”. Come si fa a riconoscere con un eufemismo che Gaspari “poteva fare di più” ma nonostante tutte le sue manchevolezze riconfermarlo??? O il PD non ha persone migliori (che personalmente non credo) il che vanificherebbe l’esistenza stessa del partito oppure sanno che Gaspari ha stretto patti (e poltrone) tali per cui nessun altro può batterlo alle primarie e forse anche alle comunali. Il sistema clientelare premia sempre e sembra che il PD padroneggi bene questo sistema preferito… Leggi il resto »
Per favore non prendiamoci in giro.
Gaspari ha appoggiato Perazzoli alle Elezioni Regionali, e ora Perazzoli ricambia il favore.
Ogni altro discorso è solo aria fritta che non merita alcuna attenzione.
Ma basta con questi professionisti della politica!!
San Benedetto merita altro che dei politicanti da mezza tacca!!
Perazzoli appoggia il suo delfino? Pensi a fare bene il consigliere regionale e lasci perdere la questione del sindaco! Si impiccia un pò troppo di tutto l’ex sindaco!!
L’unica cosa riuscita a Gaspari è di aver messo tutti d’accordo, da destra a sinistra: nessuno lo promuove!!
ormai il signor Gaspari sa di vecchio la città ha bisogno di una ventata nuova , e poi fra le cose fatte male di questo sindaco una è la viabilita’ ma cos’è quello scempio sembra di fare la gincana quando si arriva nei pressi del porto .E in oltre oserei dire della pista ciclabile tutta spezzettata insomma è tutto una porcata