SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non solo la nuova piazza, ma anche tanto verde, una urbanistica di qualità per quelle cubature già previste dal Prg e non ancora realizzate, un nuovo sistema di parcheggi, niente espropri, un sistema di compensazioni fra i 14 proprietari terrieri interessati nel comparto San Pio X.
Il sindaco Gaspari con gli ingegneri comunali Cicchi e Polidori lunedì sera ha esposto il Piano particolareggiato studiato dal Comune per dare finalmente la tanto attesa piazza al quartiere Marina di Sotto. Una piazza rimasta tagliata fuori, da decenni, dallo sviluppo urbanistico del quartiere, avvenuto in maniera oggettivamente disordinata. Con il Piano, che il Comune conta di iniziare ad attuare dall’estate 2011, secondo Gaspari «si danno risposte a tutti i proprietari senza ricorrere agli esosissimi espropri a cui intendeva ricorrere la giunta Martinelli».
IL PIANO NEI DETTAGLI Due parchi per circa cinque ettari complessivi, fra la piazza e il torrente Acqua Chiara. La piazza con un anfiteatro. Una “collina tecnologica”, cioè un rilievo circondato da piste ciclabili e coperto da pannelli fotovoltaici che fornirebbero l’energia per l’illuminazione dei due parchi. La sistemazione di via Sant’Agata. E poi 60mila metri cubi a destinazione residenziale e direzionale. Di queste cubature, 43mila metri cubi stando a quanto dichiarano i tecnici comunali sono già previsti dal vigente piano regolatore. E poi parcheggi e verde nella fascia di quartiere lungo la ferrovia, una rotatoria fra via Serpieri e via del Correggio, la previsione di un asilo nido nella esistente scuola materna.
Il Comune, secondo Gaspari, avrebbe trovato il modo per dare seguito al completamento urbanistico di quella zona, già previsto fin dal 1990, ottenendo vantaggi per la collettività definiti rilevanti, attuando i servizi e dando un verde pubblico ben organizzato. Oltre che la piazza agognata da decenni. I parchi e la piazza, in estrema sintesi, sarebbero le compensazioni operate dai costruttori (che, lo ripetiamo, secondo i tecnici del Comune avrebbero comunque il loro buon diritto di costruire) a fronte delle loro realizzazioni edilizie. Sia quelle del vecchio Prg, sia quelle relative ai nuovi 15mila (circa) metri cubi.
La convenzione generale prevista dal Piano, ribadisce il sindaco, non andrebbe a svantaggio dei piccoli proprietari terrieri della zona (ce ne sono 14 in totale) grazie a meccanismi di perequazione.
«Non è un progetto avulso dalla pianificazione generale della città, qui si cerca di recuperare i limiti della vecchia urbanistica, in cui i diritti edificatori erano certi, meno lo erano gli standard urbanistici per i cittadini. Così i Comuni dovevano ricorrere agli espropri, spendendo tantissimi soldi. A fronte di 400 nuovi abitanti previsti dal piano, daremo qualità e vivibilità», sostiene Gaspari.
L’ITER DEL PIANO Entro metà settembre la giunta Gaspari emanerà i primi atti, poi la Provincia di Ascoli dovrà valutare se il Piano è soggetto a valutazione ambientale strategica. Tenendo conto dei tempi per l’adozione in consiglio comunale, si arriverebbe all’estate 2011 per vedere i primi lavori entro fine anno prossimo.
In mezzo, le elezioni: per Gaspari questo Piano va oltre la politica. «Ora parte l’iter per rendere il Piano irreversibile, chiunque sia il prossimo sindaco».
LE CONTESTAZIONI Platea curiosa e attenta, nell’incontro di lunedì presso il salone parrocchiale. Tese contestazioni da parte dell’ex assessore della giunta Perazzoli, Gabriele Franceschini, che ha espresso dubbi sulla fattibilità finanziaria del Piano, parlando di “belle idee per un quartiere in cui ci sono problemi con i sottoservizi”.
Antonio Savino, che ha distribuito ai presenti un documento teorico sul concetto di Prg a “crescita zero” e sullo stop al consumo del territorio, ha mostrato preoccupazione relativa all’impatto ambientale del progetto. Un altro cittadino ha “combattuto” una guerra di numeri con il sindaco, brigando sulla portata della nuova popolazione prevista dal Piano. I tecnici del Comune hanno mostrato disponibilità ma anche fermezza nel difendere le proprie cifre e i propri studi.
Infine, l’ottimismo del Comune: i vantaggi per il pubblico, sostengono gli ingegneri, sarebbero certi e immediati, non procrastinabili rispetto alle edificazioni.
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Visto così è bello, ma presentare solo ” una parte” di una variante da 300000mcubi è anche fin troppo facile… ma al di fuori di questo… perchè tutto ciò non è stato fatto allora ad inizio mandato?
…visto che c’erano ci potevano prevedere pure un aeroporto! Un proclama da campagna elettorale fine a se stesso.
Il sindaco parla di “recuperare i limiti della vecchia urbanistica”? è già la seconda volta che in città si parla di “vecchia urbanistica” l’altro momento è stato in occasione della premiazione del concorso per la famosa “torre” dell’agraria. Se debbo essere sincero, da tecnico, ho sempre criticato la “vecchia urbanistica” ritenendola un mero calcolo matematico-burocratico-legislativo senza la benchè minima iea di “PROGETTO DI CITTA”, le nostre città sono state disegnate dagli avvocati e dai politici, e non dagli architetti ed ingegneri, come dovrebbe essere. Purtroppo, e in questo progetto è evidente, se si continuano a concepire palazzine con distanze tra… Leggi il resto »
I proprietari delle aree sono d’accordo? Se non si dice questo a che serve tutto ciò? Solo per consentire ai rappresentanti dell’Amministrazione di partecipare alla festa del Quartiere Marina di Sotto senza prendere pomodori in faccia? Possibile che i residenti si facciano infinocchiare così? Sono 4 anni che si parla di tutto ciò, se si proseguiva con l’esproprio della Giunta Martinelli probabilmente la Piazza sarebbe già stata fatta.
Urbanistica di qualità?…ma io non ne vedo neanche un pò, i soliti giardinetti fatti con lo stampino dai soliti vivaisti locali in complicità con l’ufficio dei lavori pubblici super costosi e pittoreschi, piste ciclabili e passeggiate che finiscono in un “cul de sac”, la solita progettazione fatta a pezzi senza un disegno unitario, addirittura una collinetta tecnologica che scimmiotta quella del progetto RAST (riqualificazione ambientale del sistema turistico), che faceva parte di un’insieme di undici progetti preliminari (tra i quali la riqualificazione del torrente Acqua Chiara) lungo la costa tra grottammare e San Benedetto del Tronto, questi si messi in… Leggi il resto »
Purtroppo pochi sapevano di questa “presentazione” elettorale!
Dice bene ventura e guido rossetti, il primo per denunciare il fine elettorale di tale annuncio ( di berlusconiana memoria) ed il secondo per la mancanza di competenza ( e di molta vecchia speculazione) nel dare un volto veramente vivibile a San Benedetto del Tronto ( se si ama veramente la città !…)
Vedi caro Grossetti hai dimenticato che chi disegna la città sono i palazzinari, sono e saranno sempre loro a decidere come deve essere la città. Finché abbiamo politici che si calano le braghe a questi signori avremo una città del cavolo. Il P.R.G. non è forse un disegno a medio e lungo termine dello sviluppo della città, ebbene se non si è fatto e non si farà è solo per gli interessi di qualcuno a discapito di tanti, tantissimi. E’ tanto difficile dirlo, si tanto polverone sui PRUST, sulle varianti ma la realtà è questa si deve costruire un po… Leggi il resto »
si, il mio commento era in bilico tra il malinconico ed il rassegnato, quell’amorfa spasura di palazzine che occupano tutti i migliori spazi, rilegando una ridicola piazza con una collinetta artificiale messa li solo per giustificare il tunnel coi i suoi relativi costi di una inutile strada che atttraversa la piazza, solo perchè non si ha la più pallida idea di ciò che si sta disegnando, e che verrà chiusa, se mai realizzata quando qualche bambino giocando cadrà dalla collinetta in mezzo alla strada!
mi meraviglio di come nessuno abbia detto : la politica costa e le elezioni costano.
A San Benedetto per pareggiare i costi devono veicolare milioni di Euro in giro.
Sapete questo fatto mi ricorda tanto quello che è accaduto con la ” PSEUDO ” riqualificazione della spiaggia con 10 milioni si soldi spesi , anzi buttati letteralmente in mare.
Sappiamo dalle cronache che fine ha fatto l’assessore e chi ha progettato il tutto………
Tranquilli! Quanto rumore per nulla! Si può temere l’ultimo dei tanti disegni colorati (che piacciono tanto a chi non capisce nulla di disegno tecnico vero…) – senza una misura, una quota, specifiche sui materiali, etc. – che vengono fatti solo per consumare carta, inchiostro e per poter dire qualcosa?
Parole, parole, parole e… promozioni.
SIG. S…..o “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”