SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La Capitaneria di Porto presenta un primo
bilancio delle sue attività relative alla sicurezza della balneazione.
attraverso una Giornata per la Sicurezza in mare.

L’ultima operazione è stata quella conclusasi giovedì quando un gruppetto di ragazzi sambenedettesi ha deciso di fare un bagno mentre stava per arrivare la tempesta e sono rimasti bloccati sulle scogliere all’altezza della concessione Americo Village.
La sala operativa guidata dal comandante Daniele Di Guardo ha allertato una motovedetta, un gommone, una pattuglia inviata via terra e l’intervento del personale del 1° nucleo subacqueo Guardia costiera.

Mare mosso, forte vento, pericolosa vicinanza delle barriere frangiflutti. I
militari in soccorso hanno quindi scelto di lanciare dei salvagenti anulari in modo che i ragazzi potessero tornare a riva.

Questa la morale e il consiglio ricavato dall’episodio, lo afferma il comandante Di Guardo. «Mai sopravvalutare le proprie capacità di nuotatore, né sottovalutare le condizioni del mare e delle correnti, specialmente in prossimità degli scogli. In molti vengono ingannati dai nostri bassi fondali così per informare i turisti e i bagnanti in genere stiamo
facendo molte cose anche con il coinvolgimento delle associazioni di
categoria. Negli hotel è stato affisso il decalogo con i consigli per
un mare più sicuro, con la cooperativa dei bagnini ci siamo accordati
affinché nei weekend restino in torretta fino alle 18.30
, mentre nel
frattempo ho inviato ai Comuni costieri la richiesta di estendere il
servizio di salvataggio fino alle 19».

Il Comandante, supportato dal tenente Giuseppe Rolli, non ha nascosto che nelle 1087 ispezioni per vigilare sulle attività balneari un giovane baywatch è stato sorpreso a dormire nel turno di servizio che effettuava sul litorale

grottammarese. Per lui una salata multa e il ritiro del brevetto, mentre per i
quattro chalet che dovevano garantire il servizio il Comandante ha
inoltrato richiesta al Comune per la revoca della concessione. Per ora
gli stabilimenti sono stati solo diffidati, ma potrebbe scattare anche
qualche giorno di chiusura.

«Abbiamo un bagnino ogni 140 metri, uno spazio più ridotto rispetto a quelli stabiliti dalle Capitanerie di Ancona e Pescara».

Finora i numeri delle richieste di soccorso pervenute in Capitaneria sono state 32, mentre si sono contate 28 operazioni di assistenza effettuate dalle unità navali verso bagnanti in difficoltà o diportisti con avarie ai mezzi. Per quanto riguarda l’attività di controllo, tra giugno e luglio sono state invece effettuate 621 verifiche delle dotazioni e certificazioni di sicurezza sulle
unità da diporto. Per il rispetto dell’ordinanza balneare sono stati 1019 i controlli condotti dai mezzi navali su corridoi di lancio e limiti di navigazione per gli acquascooter e 1087 quelli con mezzi terrestri nei confronti degli chalet, con solo 8 violazioni rilevate.